“Baustelle si rende disponibile per colonne sonore su commissione”.
Nei crediti finale del loro disco “La moda del lento” è riportata la frase menzionata. Fino ad ora le sole colonne sonore che i Baustelle avevano firmato erano quelle dei nostri grigi giorni. Finalmente nel 2008 hanno il loro momento: comporre la colonna sonora del film di Giuseppe Piccioni “Giulia non esce la sera”.
“Mi manchi tu, la fantasia, il cinema, l’estate indiana, mi servi tu, un brivido, il ghiaccio nel, Campari Soda”.
Piangi Roma, il duetto tra Francesco Bianconi e l’attrice Valeria Golino protagonista nel film, interpretando Giulia, insieme con Valerio Mastandrea (nel ruolo di Guido). Le due voci, l’orchestra dal carattere morriconiano, i bellissimi cori affidati a Rachele Bastreghi, il pianoforte. Iniziamo a usare la parola “sublime” già col primo pezzo? Sì.
“Ridi Roma, ridi amore, dice il telegiornale, che la fine si avvicina, io m’invento un gran finale”
La vita va, tratta dall’acclamato “Amen”, è spogliata delle voci e rimane solamente la trama strumentale; temi orchestrali come Vita, dolcezza, speranza nostra, l’ottima Aria, bolle, aria (con l’arrangiamento firmato dalla Bastreghi) o ancora Il premio si affiancano a brani in cui il protagonista è un solitario pianoforte (Ho ucciso un uomo, Bignè) cui fa compagnia solo una ripresa del tema di Piangi Roma eseguita dall’orchestra.
Una colonna sonora profondamente notturna.
L’aeroplano, anch’essa tratta da “Amen”, ci accompagna ai titoli di coda.
“Vola l’aeroplano…va lontano, vola su Baghdad, noi voliamo invano”
Finalmente un importante e profondo traguardo. Complimenti Baustelle.
Marco “C’est Disco” Gargiulo per Mag-Music
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