Per capire quest’album, e di conseguenza i Beaucoup Fish, un solo ascolto non è sufficiente.
“Lascio tutto” è un disco di 11 brani piuttosto buoni, dove si trovano rimandi musicali e non ad artisti e suoni già sentiti, ma non scopiazzati.
Ci troviamo davanti ad un pop made in Italy, che funziona benissimo soprattutto quando abbandona le atmosfere più quiete e intime (come il brano che apre il disco, Imperfetto) per preferire un ritmo più incalzante e quasi da ballare, come nella bellissima Pianeti e nella title-track Lascio tutto. Il brano più radiofonico e quindi più adatto al mainstream è Isola, complici i cori che fanno eco al ritornello con il classico “nanananana“: risultato assicurato.
Purtroppo o per fortuna, il cantato ricorda grandi del panorama italiano: a tratti prova ad avvicinarsi (invano) a Manuel Agnelli degli Afterhours (anche a livello di testi che trattano la vita in tutti i suoi aspetti: amore, amicizia, speranze, illusioni, dolore) a tratti sembra Francesco Sarcina delle Vibrazioni, forse pure Francesco Renga. Qua e là si sentono archi, sax, trombone e altri fiati che rendono il lavoro più complesso, particolare e meno pop-commerciale.
Globalmente è un buon album che può non arrivare nell’immediato, ma se si ha la pazienza di dargli una seconda/terza chance, allora può piacere a molti.
(C’è da dire che Beaucoup Fish è proprio un nome originale, non trovate?)
Michela “Mak” De Stefani per Mag-Music
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