Nel mondo musicale, spesso si parla di prolungate e necessarie gavette. Anni spesi a costruire, mattone su mattone, una solida base: giornate intere passate a provare, a sperimentare, a farsi un culo cosi. Non sempre i risultati raggiunti perdonano le attese e a volte tutto ciò si riduce a episodiche apparizioni, subordinate da un mercato chiuso e difficoltoso.
I napoletani Resurrextion hanno rispettato tutti i clichè del genere, ma a differenza di molte altre realtà, sono riusciti ad andare al di là del muro dell’hip-hop, provando che loro non sono l’ennesima prova di emergere senza consapevolezza.
Edito dalla Relief Records di Bologna e prodotto (e suonato) sotto l’attenta mano di Daniele Grasso (produttore e proprietario del The Cave Studio di Catania), “Sonano ‘e vasule” è un EP maturo, desiderato e ben studiato. L’opening, la title-track, sbaraglia senza preavviso, disorientando anche i più preparati. Damme ‘a forz, M.E.P.S.A., O tengo e to dongo sono brani di ottima levatura e l’abilità del combo di giostrare a proprio favore una sensibilità rock va aldilà di un’ ingenua sensazione di fondo. Sullo sfondo ecco sfilare le immagini di una Napoli oscura e luccicante allo stesso tempo, lesionata ma più viva che mai. Il rap made in Naples è più vivo che mai.
Un EP ambizioso. A ragion veduta.
Marco “C’est Disco” Gargiulo per Mag-Music
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