Un piede sul dancefloor e l’altro in un film dell’orrore.
Ritmi ipnotici, ambientazioni sinistre e una vocalist d’eccezione (Asia Argento) fanno del disco dei Fortuna, una delle migliori produzioni dell’ultimo periodo. Difficilmente catalogabili in un genere ben preciso, il trio, che vanta già numerosi progetti ben riusciti, dà vita a un viaggio in un sottobosco sonoro di grandissimo impatto. L’essenza dei Fortuna è tutta racchiusa nel primo singolo Less Is More dove, come nel resto del lavoro, una base e dei suoni tipicamente dance si fondono in un qualcosa di psichedelico e ossessivo. Ci sono momenti anche meno claustrofobici come in Black Water e “Roma” che fanno un po’ tirare il fiato all’ascoltatore.
Un disco in cui emerge la grande passione per band come Cure, New Order, Joy Division, Port Royal e le colone sonore dei film horror firmate da John Carpenter ed Ennio Morricone.
Fermo restando che non è un disco per tutti, l’album risulta facilmente ascoltabile e conquista già al primo ascolto, spingendo l’ascoltatore verso un secondo ascolto più profondo e intenso fino a respirarne l’intensa atmosfera.
Daniele Bertozzi per Mag-Music
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