[adsense]
L’alfabeto. Il legame che ha con il numero ventidue. Quindi la lettera V. V come volo, come vitalità, come vastità, tutti accomunati da una forza collettiva che oltrepassa il vuoto. Sensazioni intuibili a primo acchito per quanto riguarda la musica di un quartetto di tale stampo. Lettera 22, appunto. “Contorto occhi“, questo il nome dell’opera prima, è lo scenario da loro definito, dove ha luogo tutto ciò, mediante la composizione di melodie pop con arrangiamenti rock dove la voce di Gianluca Pierini lascia spazio a quelli che sono sia dei pugni allo stomaco (Lettera ventidue, Tennis club Ticà, Novembre) che dei momenti maggiormente pacati (Cara polvere, Autunno, “Himmlisch“) e non ci si esime né dai colpi di scena (le vibrazioni frenetiche di Ore) né tantomeno lasciare la propria mente sgombra da ricordi incancellabili (Clichè, Calibro ventitré), ai quali, magari, in certe occasioni ci sarebbe da spendere solo “Una Parola”, tutt’altro che negativa. Piano e chitarra si ritrovano in sintonia, per delle canzoni che si lasciano desiderare e fare proprie alle orecchie del prossimo, ma anche alle sue pupille. Altrimenti che “contorno occhi” sarebbe?
Gustavo Tagliaferri per Mag-Music
[adsense]
0 comments