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La sua musica l’avrà anche prodotta nel chiuso della sua cameretta, ma non è passata inosservata agli amerrrikani. Ridley Scott l’ha voluta infatti come colonna sonora del trailer di “Killing Kennedy”, sua ultima opera per la TV. Nello specifico, la scelta è caduta su As You Hope, canzone che si trova nell’EP “Nebula“, pubblicato quest’anno. È del 2013 invece “Kyrie Eleison“, l’album composto, come dicevamo, tra le quattro mura di casa. Lui è Rocco Centrella, in arte Rhò, romano con salde radici terrone. Questa che segue invece è la sua playlist. Buon ascolto!
Peter Gabriel – Sulsbury Hill (da “Peter Gabriel, 1977)
Peter Gabriel è uno dei miei riferimenti musicali e Suslbury Hill è una delle canzoni che mi diverte cantare quando devo fare riscaldamento. E credo che mi porti tanta fortuna.
The Cranberries – Linger (da “Everybody Else Is Doing It, So Why Can’t We?”, 1993)
È la canzone che mi lega a mia sorella. Quando eravamo bambini studiavamo musica e ogni occasione era buona per suonare insieme. Questa era la nostra preferita perchè semplice da suonare ma con un intreccio vocale che ci divertiva.
Franck Sinatra – My Funny Valentine (da “Songs for Young Lovers”, 1954)
Tra tutte le versioni quella di Frank Sinatra risuona, secondo me, in una maniera particolarmente soffice. Il mix giusto tra malinconia e spensieratezza.
The Gathering – Kevin’s Telescope (da “Nighttime Birds”, 1997)
I Gathering sono una band olandese che ho seguito quando ero ventenne. Il loro sound era prevalentemente goth-metal ma aveva delle virate molto psichedeliche che mostravano una certa cura nelle progressioni e negli arrangiamenti. Ma anche in questo caso è la melodia che mi fa pensare di poterla coverizzare.
Giuni Russo – Con te (da “Giuni”, 1986)
Canzone del 1982, anno in cui sono nato. Stranamente poco conosciuta ma motlo contemporanea. L’ho già eseguita in una versione molto personale in qualche live ed è stata la prova che questa canzone ha la capacità di non restare vincolata al suo anno di produzione.
Babylon Zoo – Spaceman (da “The Boy with the X-Ray Eyes”, 1996)
Ricordo quando da bambino vidi un essere difficilmente classificabile al Festivalbar. Era talmente figo che vrebbe potuto cantare anche stronzate, invece la sua canzone era una vera bomba.
Cocteau Twins – Lorelei (da “Treasure”, 1984)
I Cocteau Twins sono una band che ha saputo superare le barriere temporalei, tanto che quando li ho ascoltati la prima volta non avrei immaginato che questa canzone fosse del 1984.
Lady Gaga – Paparazzi (da “The Fame”, 2008)
Qualche anno fa mi sono messo a giocare e ho creato una cover di Paparazzi. Doveva essere un regalo di compleanno ma eseguirla così com’era non aveva senso e quindi ho tirato in ballo cori gregoriani e un drum-kit alla Nine Inch Nails.
Libero Bovio – Regginella
È la canzone della tradizione napoletana che preferisco e essendo campano mi piacerebbe fare un tributo alla mia terra.
Marilyn Manson – Come White (da “Mechanical Animals”, 1998)
Sono cresciuto ascoltando Marilyn Manson, lo giuro. Questa è forse quella che meglio potrei interpretare.
Josef Salvat – Hustler (singolo, 2014)
L’ho ascoltata oggi stesso, correvo e dell’altra parte del vetro c’era un cielo grigio e incerto. Saranno state le edorfine ma ho pensato seriamente che vorrei coverizzarla.
a cura di Christian Gargiulo
11 cover per… funziona così: un(a) musicista sceglie le undici, altrui canzoni che inserirebbe in un suo personale album di cover e per ogni scelta fatta ci spiega il motivo. Senza alcun tipo di limite: né di genere né di nazionalità né di periodo storico.
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