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CD – Black Candy, 12 t.
A distanza di quasi due anni da Therapeutic Portrait, sempre per Black Candy vede la luce il secondo album del trio livornese Platonick Dive. Dopo una terapia dalle atmosfere glaciali, ecco un’inondazione sonica, delle sperimentazioni variegate dal ritmo serrato e qualche traccia un po’ più danzereccia. Overflow è incontro, richiamo, novità, viaggio ed emozioni.
Incontro. Un’elettronica colorata gioca con un post-rock dinamico, dalle chitarre morbide a quelle più intricate, da brani strumentali dove il noise si miscela allo shoegaze, ai riverberi, ai samples vocali e, per qualche tratto, anche ad una linea melodica. Gli Aucan incontrano prima i Port-Royal e poi i Mogwai, gli Explosions in the sky, i 65daysofstatic e i Maybeshewill.
Richiamo. Diversi brani (Please Dance Slowly, Geometric Lace) richiamano il disco precedente, senza tralasciare il muro sonoro “platonico” a cui avevano abituato nel disco d’esordio.
Novità. Linea vocale, arpeggiatori ed effetti che nel disco precedente non erano stati utilizzati, novità ben rappresentate da From Seattle to Berlin o da Mirror, con la voce in primo piano e, in chiusura, un colpo di scena composto da violini.
Emozioni. Il titolo dice tutto: Overflow. I Platonick Dive continuano a mantenere alte le aspettative, a dimostrarsi ispirati, coerenti, svelando quello che ormai è il loro secondo nome: terapia.
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