“L’altra faccia della luna”, una suadente Susanna Parigi per il tribute a Ivan Cattaneo: l’intervista

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Susanna Parigi

L’altra faccia della luna è il brano con cui una suadente Susanna Parigi interpreta, piano e voce, Ivan Cattaneo, contenuto nel doppio album Un Tipo Atipico #tributoivancattaneo. Poetica canzone che la pianista chansonnière Susanna ha indossato avvolta da un gradevolissimo pianoforte giocattolo con quel particolare suono che richiama il glockenspiel, aggirandosi tra immagini e ricordi di un amore finito.

L’altra faccia della luna, perché hai scelto questa canzone?

Ho scelto questa canzone perché abbastanza vicina a certe mie corde surreali, ironiche e soprattutto perché tratta della diversità, tema che mi sta a cuore da sempre. Chi mi conosce lo sa. Il pianoforte giocattolo mi sembrava rendere bene l’atmosfera onirica e anche un po’ inquietante che ho letto tra le righe del testo. È una mia interpretazione chiaramente.

Difficoltà nel trovare la giusta reinterpretazione del brano?

Non tanto quanto sembra. Ha quel tratto di follia ribelle che mi appartiene più di quanto possa sembrare.




Conoscevi o ascoltavi le canzoni Ivan Cattaneo?

Sì, non tutte, ma un bel po’. Mi piaceva ascoltarlo perché, pur essendo piccola, amavo le persone non allineate.

Quaie altre canzoni di Ivan Cattaneo ti piacciono?

Diverse. Una curiosità, una cosa che ho scoperto solo dopo, è che abbiamo una canzone quasi con lo stesso titolo. Lui ha scritto: “Così è”, io “Così è se vi pare” nel disco “La lingua segreta delle donne”. Divertente e non voluto.

susanna parigi

Susanna Parigi

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Molti. Intanto il 23 settembre, con Repubblica, è uscito il primo di quattordici Dvd sulla poesia italiana di Corrado Augias, che contengono esclusivamente musiche di mia composizione. È un bellissimo progetto di cui sono fiera, devo ammetterlo.

A fine ottobre, invece, uscirà in libreria il mio primo libro, e, magari, anche ultimo, non si sa!

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Parlaci di questo libro…

Il titolo è “Il suono e l’invisibile – Musica come stile di vita” per le Edizioni Infinito. È la prima volta che esco dall’”ambiente canzone”, ma la passione per quest’argomento è stata tanta che ho deciso di provare. È un tema che mi sorprende da anni. Dagli anni del conservatorio, e cioè tutto quello che d’invisibile sta dietro il volto esposto della musica, e nello stesso tempo quanto, quest’arte di per sé invisibile, ci può avvicinare alla consapevolezza di essere circondati da cose che i nostri sensi non arrivano a percepire, ma non per questo non esistono. Tratta poi anche di quanto non solo la pratica, ma anche l’ascolto della musica, possa trasformare il tuo stile di vita, il tuo corpo, i tuoi comportamenti. È in forma di conversazione con il giornalista Andrea Perineali. Spero dunque sia fruibile per tutti, perché ci tengo molto a portare questi argomenti fuori dal mondo ristretto della cosiddetta musica colta.

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Ivan Cattaneo tribute

Intervista a cura di Nicola Garofano.

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