Borse in rialzo, ma occhio a Petrolio e Euro

Un’ottima chiusura, quella di ieri, per le piazze finanziarie europee con Milano che ha fatto segnare un rialzo del 4% e limitato le perdite della quarta settimana di fila in negativo. Preoccupazioni archiviate? Assolutamente no, perchè le nubi restano all’orizzonte. Le preoccupazioni per l’andamento dell’economia reale, infatti, preoccupa gli esperti di trading online che continuano a monitorare con attenzione la situazione sui mercati finanziari.

trading on line, guida trading

Trading on line

Niente entusiasmi, quindi, per un rialzo che potrebbe essere solo il classico fuoco di paglia e che rischia di essere il precursore dell’ennesima settimana negativa. In particolare il focus degli analisti è su petrolio e euro. Da un lato abbiamo una moneta unica che continua a guadagnare terreno sul dollaro (siamo intorno a quota 1,14 sul dollaro) e sulle principali valute internazionali.

[adsense]

Dall’altro abbiamo un petrolio in gran spolvero (il brent è tornato sopra i 40 dollari al barile) ma le voci che giungono dall’Iran non fanno dormire sonni tranquilli. Secondo fonti internazionali riportate anche da Bloomberg, infatti, la National Iranian Oil Co avrebbe deciso di tagliare nuovamente il costo di vendita del petrolio offrendo uno sconto di oltre 2 dollari al barile agli acquirenti internazionali.

Quella che si prospetta, quindi, è una vera e propria guerra sul petrolio con l’Iran seriamente intenzionato a riprendersi la quota di mercato anche a costo di perdere soldi nell’immediato. Come sfruttare, quindi, questa opportunità nel trading on line sul petrolio?

Per prima cosa il consiglio è di monitorare i prezzi. Nonostante il rialzo di ieri del 6%, infatti, sono quasi tutti d’accordo sul fatto che il brent sia destinato a scendere nuovamente intorno ai 30 dollari al barile. Chi ha un profilo di rischio particolarmente alto potrebbe ipotizzare di entrare short su questi livelli, ma si tratta di un’operazione di trading ad altissimo rischio che andrebbe coperta con degli stop loss stretti.

Molto più interessante, invece, un’operatività in difesa in cui andare a monitorare i prezzi del brent e valutare acquisti su eventuali supporti per cavalcare i vari rimbalzi tecnici a cui si potrebbe assistere in caso di una discesa violenta. Nel complesso la situazione rimane molto delicata. Tornando al cambio euro dollaro gli sforzi fatti da Draghi per tenere basso il livello della moneta unica sembrano non dare i loro frutti. Che sia all’orizzonte un nuovo intervento della Banca Centrale Europea?

[adsense]

1 Comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.