Una famiglia: Anche Vladimir Luxuria vede e commenta il film di Sebastiano Riso

Una Famiglia,  di Sebastiano Riso, a pochi giorni dall’uscita, prevista per il 28 settembre, torna a far parlare di se grazie alla dichiarazione di Vladimir Luxuria

Dopo aver suscitato discussioni e dibattiti in occasione della presentazione a Venezia ’74, Luxuria ha visto in anteprima il film di Sebastiano Riso dichiarando:

Una Famiglia è un film bellissimo, recitato bene, con una bella fotografia e un bel montaggio. Il film non mostra la Roma da cartolina, quella del Colosseo e della Fontana di Trevi, ma l’altra Roma, l’altra Italia. Il lato nascosto del nostro Paese dove, a causa di un vuoto legislativo, si crea quel far west che genera mostri, come la compravendita di vite o l’utero in affitto che è una cosa diversa, opposta rispetto a quella generosità che invece si ha con la gestazione per altri, dove la donna consapevolmente e generosamente, non perché in soggezione o ricattata da un uomo, decide di donare il grande amore della genitorialità a qualcun altro o qualcun’altra che non può. Che è poi, se ci pensiamo, la stessa situazione quando l’aborto era illegale ed esisteva il commercio orrendo delle mammane a discapito della salute delle donne. Penso che sia lo stesso tipo di denuncia.

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Il regista Sebastiano Riso, aveva già dichiaratoEnnio Fantastichini e Sebastian Gimelli Morosini (con il quale avevo già lavorato in “Più buio di mezzanotte”), formano una coppia omosessuale, Giorgio e Federico, che abbiamo cercato di raccontare e trattare senza ipocrisie, dunque come una coppia normalissima […]Giorgio e Federico si trovano in quella situazione così difficile e dolorosa per colpa di uno stato che discrimina le persone soltanto perché omosessuali, non concedendo loro il diritto di essere genitori.

UNA FAMIGLIA, di Sebastiano Riso con Micaela Ramazzotti, Patrick Bruel, Fortunato Cerlino, Matilda De Angelis. Uscita 28 Settembre – Distribuzione BIM

Sinossi:

Vincent è nato cinquant’anni fa vicino a Parigi, ma ha tagliato ogni legame con le sue radici. Maria, più giovane di quindici anni, è cresciuta a Ostia, ma non vede più la sua famiglia. Insieme formano una coppia che non sembra aver bisogno di nessuno e conducono un’esistenza appartata nella Roma indolente e distratta dei giorni nostri, culla ideale per chi vuole vivere lontano da sguardi indiscreti. In più, Vincent e Maria sono bravi a mimetizzarsi: quando prendono il metrò, si siedono vicini, teneramente abbracciati. A volte cenano al ristorante, più interessati a guardarsi negli occhi che al cibo nei loro piatti. Quando tornano a casa, fanno l’amore con la passione degli inizi, in un appartamento di periferia che lei ha arredato con cura. Eppure, a uno sguardo più attento, quella quotidianità dall’apparenza così normale lascia trapelare un terribile progetto di vita portato avanti da lui con lucida determinazione e da lei accettato in virtù di un amore senza condizioni. Un progetto che prevede di aiutare coppie che non possono avere figli. Arrivata a quella che il suo istinto le dice essere l’ultima gravidanza, Maria decide che è giunto il momento di formare una vera famiglia. La scelta si porta dietro una conseguenza inevitabile: la ribellione a Vincent, l’uomo della sua vita.

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