Star Wars: Knights of the Old Republic: perché l’idea di un reboot è plausibile

Star Wars: Knights of the Old Republic tornerà con un reboot?

Dobbiamo davvero prepararci al ritorno di Star Wars: Knights of the Old Republic? Secondo le ultime indiscrezioni emerse online, citate dall’insider Cinelinx, che menziona a sua volta due distinte fonti anonime, Electronic Arts starebbe valutando di rilanciare di GDR con un nuovo episodio a metà tra un reboot e un remake dei primi due episodi.

Le due fonti citano informazioni diverse: la prima afferma che dovrebbe trattarsi di un remake, mentre l’altra parla di un reboot totalitario che implicherebbe quindi anche delle modifiche alla storia e i personaggi originali.

Per quanto appaia piuttosto plausibile l’idea di un remake, le voci di corridoio circa un reboot potrebbero essere fondate per una serie di ragioni, motivate da altrettante voci già circolate in questo periodo.

La saga degli Skywalker si è conclusa ufficialmente lo scorso dicembre con Rise of Skywalker. Sappiamo che prossimo film della saga debutterà nei cinema nel 2022, ma ad anticiparlo ci saranno una serie di progetti di stampo cross-mediale legati a romanzi, fumetti e videogiochi.

Secondo le ultime voci circolate online, lo studio di EA Motive starebbe sviluppando un nuovo videogioco di Star Wars previsto tra il 2021 e il 2022 sul mercato.

Il videogioco in questione rientrerebbe nel Project Luminouse, ovvero un progetto annunciato lo scorso ottobre al New York Comic-Con dalla LucasFilm, che riunirà un collettivo di autori per sviluppare un ciclo di storie ambientate nell’Alta Repubblica, ovvero 400 anni prima degli avvenimenti della trilogia prequel, nel fiore dell’espansione dell’Ordine Jedi nella galassia, e la contestuale ascesa di Darth Bane come signore dei Sith.

MakingStarWars, fonte decisamente attendibile quando si parla di note inside al mondo di Star Wars, in passato ha affermato che questi progetti cross-mediali confluiranno direttamente nella nuova saga cinematografica, che non adotterà più il formato da trilogia classica, ma si limiterà a proporre dei lungometraggi con storie e situazioni destinate poi ad incrociarsi come già avviene nel Marvel Cinematic Universe con il franchise degli Avengers.

Il progetto di punta che darà il via a tutto ciò dovrebbe essere il nuovo videogioco di Star Wars, di cui al momento non è ancora chiaro il genere, e le piattaforme su cui esordirà. Si ipotizza ovviamente un lancio direttamente sulle console di nuova generazione, Playstation 5, Xbox e PC.

Ciò che emerge da queste indiscrezioni comunque è che il nuovo videogioco sarà in qualche modo legato ancora una volta al mondo dei Jedi e dei Sith, mentre tutto il materiale di Project Luminouse sarebbe dovuto inizialmente essere il cuore portante della narrazione all’interno della trilogia cinematografica, poi cancellata, firmata dagli autori di Game of Thrones.

Se consideriamo inoltre che gli eventi avvenuti in Knights of the Old Republic sono stati menzionati, alcuni in maniera diretta e altri come easter egg, all’interno delle serie animate e la nuova trilogia cinematografica di Star Wars, l’idea che la LucasFilm stia progettando un rilancio in grande stile di quel macro universo antecedente alla saga degli Skywalker, assume perfettamente senso.

Si dice inoltre che lo story group della LucasFilm, ovvero quel ramo incaricato di supervisionare ogni singolo progetto ambientato nel nuovo canone della saga, sia stato molto capriccioso durante il concepimento dello sviluppo di Star Wars: Jedi Fallen Order, il videogioco sviluppato da Respawn uscito alla fine del 2019 su console e PC. I motivi sarebbero dovuti proprio ad una certa “protezione” da parte dello studio nei confronti degli Jedi all’interno del canone di Star Wars, tanto da aver corteggiato più volte Respawn a trasformare il concept di Jedi Fallen Order in uno shooter tradizionale privo di spade laser

Knights of the Old Republic. Le origini del più grande antagonista di Star Wars

Knights of the Old Republic è un GDR appartenente alla vecchia scuola, sviluppato da BioWare e lanciato sul mercato nel lontano 2003 su PC e Xbox. Si tratta di un progetto che nel corso degli anni successivi è diventato un vero e proprio fenomeno di culto tra gli appassionati di Star Wars addentro al vasto e vecchio universo espanso (adesso diventato Legends).

Il motivo è presto detto: gli eventi di Knights of the Old Republic prendono piede attorno all’anno 3.956 BBY, ben 4.000 anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza.

La scelta di spostare così indietro la storia permise a BioWare di sperimentare con l’universo di Star Wars, esplorando un passato di quella Galassia Lontana che fino a quel momento era solo frutto di speculazioni da parte dei fan.

Knights of the Old Republic è però ricordato anche per aver introdotto all’interno del canone del franchise uno dei personaggi più emblematici e affascinanti di sempre, ovvero Darth Revan, uno dei Jedi più potenti nella Forza nati durante la Vecchia Repubblica, il quale copre il suo volto con una maschera ottenuta come cimelio durante le leggendarie Guerre Mandaloriane.

Dopo aver scoperto l’esistenza dell’Accademia Trayus, un luogo costruito dall’antico Impero Sith di Naga Sadow, Revan iniziò a studiare le antiche arti dell’Impero dei Sith, e nella consapevolezza che la Repubblica era troppo malata per difendersi dal possibile ritorno dei Sith, decisi di creare un nuovo governo privo di debolezze sfruttando gli insegnamenti del lato oscuro che egli aveva appreso. L’unico modo per salvare la Galassia era quindi quello di conquistarla, e fu così che adottò il nome di Darth Revan, prendendo con sé il suo grande amico Malak come apprendista.

Lo stesso amico che successivamente lo avrebbe tradito lasciandolo in fin di vita quando la Repubblica decise di attaccare Revan inviando un gruppo di Jedi guidati da Bastila Shan.

Ancora aggrappato alla vita, Bastila sfrutta i suoi poteri per curare Revan, instaurando con lui un legame molto potente. Bastila lo portò dagli Jedi, che lo curarono e la sua mente venne riprogrammata dal Consiglio per nascondere la sua identità di Signore Oscuro e per permettere a Bastila di accedere al suo subconscio.

Il legame tra Bastila e Revan è uno dei più profondi e potenti che si siano mai visti all’interno dell’universo di Star Wars. Un legame molto simile si manifesta lungo tutta la nuova trilogia di Star Wars attraverso il rapporto tra Rey e Kylo Ren, capaci di comunicare attraverso la Forza.

L’Imperatore Palpatine, reduce da un lungo apprendimento della storia dei Sith, afferma infatti che un legame del genere non si manifestava da secoli, quasi a voler strizzare l’occhio proprio a Knights of the Old Republic.

Indizi che denotano un certo sospetto sui piani di LucasFilm nei confronti dei prossimi progetti di Star Wars, avvalorando inoltre queste voci circa un possibile reboot della Vecchia Repubblica.

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