The Ascent – Recensione

The Ascent

The Ascent: attraverso le rovine di un’umanità condannata.

  • Nome completo: The Ascent
  • Piattaforme:  Xbox One Series S/X, Xbox One S/X, Microsoft Windows, Steam
  • Publisher: Curve Games
  • Developer: Neon Giant
  • Distribuzione: Digitale/Fisica
  • Data d’uscita: 29 Luglio 2021
  • Genere: Sparatutto, Action RPG, Cyberpunk
  • Versione testata: PC (Steam)

Dalle menti avanguardiste dei ragazzi di Neon Giant non potevamo che aspettarci un titolo rivoluzionario e degno di tale appellativo. The Ascent ha, sin dai suoi primi trailer, mostrato un carattere unico ed uno stile fortemente ispirato: gli ingredienti vincenti sono pochi ma buoni, sicuramente un cockatil che abbiamo saputo apprezzare anche a dispetto di alcuni difetti consistenti. Il titolo ha saputo ben coniugare il suo stile twin stick shooter a delle scelte di stampo fortemente gdristico, andando così a generare un ecosistema ibrido che fa da sfondo ad una lore finemente curata e ad una situazione narrativa che è riuscita nel difficilissimo compito di restituire emozioni e generare interesse.

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Nella sua anima isometrica, The Ascent (che ricordiamo essere la prima opera del neonato studio Neon Giant, composto però da dodici veterani dell’industria) riesce ad essere fruibile anche per gli utenti Xbox, con meccaniche studiate ad hoc per avvicinare il mondo del pad a quello della tastiera. Non resta altro che lasciarvi alla nostra recensione.

The Ascent

Una panoramica del pianeta Veles.

Il declino di un pianeta

The Ascent cala il giocatore in un’atmosfera surreale, distopica, profondamente deviata dagli eventi del gioco. Protagonista indiscusso di tutta la trama è il pianeta Veles, decostruito da qualsiasi standard di vivibilità. La città, in particolar modo i sobborghi, è calata in un conglomerato di spazzatura e caducità.

Veles è l’esempio più lampante del cambiamento climatico, dell’eccessiva industrializzazione come risultato del capitalismo più efferato: gli edifici sono un ammasso informe di ferraglia, neon e sporcizia. The Ascent restituisce il perfetto dualismo del progresso: se da un lato la vita è resa più accessibile dalla presenza della tecnologia, dall’altro i risultati di quest’ultima lasciano un impatto tremendo ed orrorifico sugli esseri senzienti meno abbienti. Una divisione, quella tra ricchezza e povertà, che fa padrona all’incipit dell’intera lore. In questo i ragazzi del neonato team hanno infuso una profonda attenzione, nascondendo difatti un risvolto politico molto attuale che rende questo titolo sicuramente qualcosa di più complesso che un semplice videogioco.

Il gioco ci catapulterà nei panni di un Indent, letteralmente uno schiavo del sistema e delle Corporazioni, entità che hanno costruito e basato la loro fortuna sulla deprivazione degli esseri umani di tutte le loro facoltà che li rendono tali: dalle emozioni al potere della scelta, dalla libertà economica a quella di poter esprimere liberamente le proprie opinioni.

The Ascent

Il protagonista, un Indent.

The Ascent riesce perfettamente nel durissimo lavoro di farci sentire oggetti, nient’altro che una merce di scambio alla mercé dei poteri forti. Una tra queste potenti Corporazioni, la Ascent Group Arcology, chiude improvvisamente per eventi non ben delineati e resi noti all’interno del gioco. Ci ritroveremo così catapultati in una serie di disastrosi e caotici eventi che però ci daranno la possibilità di liberarci dalle catene dello schiavismo e così insorgere come persona libera, come essere umano. Il protagonista, del tutto personalizzabile all’inizio del titolo, vivrà così l’epopea della sopravvivenza e dell’attaccamento alla vita, scoprendo che quest’ultima è molto più del semplice respirare — la voglia di arricchirsi, l’avidità e l’egoismo sostituiranno lentamente questi istinti primordiali prendendo così il sopravvento.

Un vero peccato la scarsa attenzione dedicata allo sviluppo narrativo del titolo, principalmente lineare e non troppo ricca di colpi di scena. La sensazione finale che restituirà il titolo sarà infatti quella dell’incompletezza e soprattutto dell’impossibilità di legarsi emotivamente ai personaggi comprimari che verranno presentati come delle comparse su un canovaccio abbastanza trascurabile. Il tutto è possibile evincerlo anche dalla durata della campagna che si attesta tra le 10 e le 15 ore per la quest principale, fino ad un massimo di 20 se si deciderà di portare a compimento anche tutte le quest secondarie.

The Ascent

I sobborghi della nostra città natale.

Nota di merito del titolo, che rappresenta anche uno dei punti di forza dell’intera produzione è la presenza del Codex. Come ci hanno insegnato titoli come Mass Effect o Dragon Age, ciò che di più importante c’è per il world building è sicuramente la lore ed in generale tutti gli eventi che accadono in modo diametralmente opposto al susseguirsi della storia principale. La sensazione che The Ascent rimanda è quella di trovarsi in un mondo ricco, in perenne movimento, dove il dinamismo fa da padrone e ci fa rendere conto che no, non siamo noi i protagonisti indiscussi di tutte le vicende ma bensì un’intera galassia che colpisce per la sua varietà e la perfetta strutturazione. Su Veles è presente una moltitudine di razze incredibile, e decisivo è stato l’impegno del team nel differenziare quest’ultime non solo per aspetto ma anche per approccio alla socialità. Vi saranno alcune razze considerate elitarie ed altre alle quali verranno relegati i lavori più pericolosi. Un esempio estremizzato di perfetta modernità: di nuovo, ritorna prepotente la parentesi politica e la varietà etnica, argomenti decisamente attuali e contemporanei.

The Ascent

Alcune delle razze presenti nel gioco.

Un nuovo standard per gli action-shooter RPG?

Il titolo si presenta, come suggerito dagli sviluppatori, come un action-shooter RPG giocabile in single player o in co-op. Il sistema di gioco mostrerà sin da subito i muscoli: il gunplay è sublime, appagante ed estremamente divertente. Le atmosfere di gioco sono molto frenetiche e colorate, sorrette comunque da una componente looter non trascurabile che ci permetterà di riscuotere side quest dai nemici oltre che pezzi di equipaggiamento di cui vi parleremo a breve.

Il titolo ci consentirà di scegliere tra diversi stili di approccio tattico grazie anche e soprattutto all’incredibile varietà di armi da fuoco messe a disposizione, che andranno a cambiare stabilmente e concretamente l’intero ritmo.
Il nostro personaggio potrà avere a disposizione due armi, una primaria ed una secondaria, nonché diversi altri consumabili come granate ed arsenale bellico di fattura molto variegata.

Colonna portante è sicuramente il sistema delle Augmentations, dei potenziamenti che ci permetteranno di sbloccare abilità (attive o passive) in grado di potenziarci o di depotenziare i nostri avversari, oltre che di infliggere danni ingenti e permanenti. Sarà possibile di ottenerne di nuovi attraverso l’acquisto in determinati negozi o come award per il completamento di una side quest.

Il nostro Indent potrà sfruttare un sistema di coperture ben oliato, in grado di salvarci soprattutto nelle sessioni di combattimento più frenetiche: tale meccanica è anche potenziata dalla presenza di un sistema Run & Dodge, in cui il nostro personaggio potrà schivare i colpi degli avversari e mettersi al riparo.
Il sistema di puntamento, a nostro avviso forse un po’ troppo macchinoso, ci consentirà di puntare verso l’alto o verso il basso, in base sia alla posizione strategica nei confronti dei mob sia in base a quest’ultimi in senso generico. Alcuni di questi saranno dotati infatti di armature o di punti di debolezza che dovremmo gestire nel migliore dei modi. Risulta però complesso nella pratica, soprattutto a causa della visuale isometrica che poco contribuisce a tali sensazioni di profondità.

Le diverse armi da fuoco infliggeranno anche tipologie di danno diverso: che si tratti di danni ad area, da impatto o di variazione elementale, quest’ultime avranno un impatto profondamente diversificato per ogni avversario. Le armi potranno essere potenziate e personalizzate nei minimi particolari, così come le armature che posseggono allo stesso modo una varietà di utilizzo in base ai mob che ci troveremo di fronte. I vari mercanti sparsi in giro per il mondo potranno venderci strumenti utili per il potenziamento delle armi.

The Ascent

Il ritmo di gioco è frenetico e ricco di azione.

Il sistema di crafting, sebbene non presenti lo stesso carattere di un RPG classico, è ben organizzato. Potremmo utilizzare oggetti per apportare migliorie di diverso tipo, come il semplice aumento dei danni o modifiche permanenti al rateo di fuoco. L’armatura sarà divisa in tre aree: testa, torso e gambe. Ciascuno di questi pezzi restituirà una difesa personalizzata, ed importantissima è la presenza di boost passivi da assegnare a ciascuno dei pezzi. In effetti affrontare avversari più forti di noi non è impossibile: il sistema, semplice ma non banale, permette dunque attraverso uno studio tattico approfondito di avere sempre la meglio anche contro una moltitudine di avversari.

Il personaggio, invece, avrà a disposizione otto attributi. Oltre i classici salute, energia, agilità e peso avremmo a disposizione anche attributi collegati direttamente al gameplay come il tempo di ricarica delle armi, la capacità di mira, le abilità e i danni collegati a colpi speciali e determinati potenziamenti. Lo stampo gdristico si fa qui sempre più presente, sebbene The Ascent ha poi deciso di restarne al margine: l’obiettivo non era quello di realizzare un RPG puro, anche e soprattutto poiché avrebbe appesantito la qualità di gioco già resa complessa dalla presenza di un comparto di personalizzazione delle armi di ampia diversificazione.

The Ascent

Il sistema di mira.

Un mondo cyberpunk tutto da scoprire

Il comparto tecnico di The Ascent è molto solido e rappresenta sicuramente un valore aggiunto di cui tenere conto. Gli ambienti di gioco restituiscono quella sensazione asfittica della mancanza di spazio in pieno stile cyberpunk derivante dal sovraffollamento di centinaia e centinaia di persone ammassate l’una sull’altra. Il progresso tecnologico si trasforma ben presto in regresso, involuzione. Il tutto è finemente raccontato ma soprattutto illustrato. I modelli dei personaggi sono ben precisi e delineati: la moltitudine di razze presenti in gioco ha, a questo proposito, reso possibile la diversificazione più totale. Il framerate è stabile (nella versione da noi testata) anche nelle scene più concitate, in concomitanza a violenti scontri: anche la presenza delle orde dei nemici non fa abbassare la qualità complessiva del titolo che dunque risulta essere pienamente soddisfacente.

La colonna sonora non lascia il segno né passa in secondo piano: bilanciata, scandita nei momenti più concitati e mai fastidiosa riesce benissimo nel suo intento di accompagnare il viaggio del protagonista. Gli sviluppatori hanno dunque centrato perfettamente il genere di appartenenza, con un texturing strabiliante e sicuramente mozzafiato.

Il mondo di gioco è permeato da quell’aura tecnologica che ben presto si aggrapperà alla pelle del giocatore, lasciando irreparabilmente il segno. Le brutture, la lussuria, la violenza e l’urlo straziante della sopravvivenza sono gli ingredienti base per un tour servito quasi su un piatto d’argento dallo stesso team di sviluppo.

Da segnalare, tuttavia, l’assenza della localizzazione in lingua italiana: un’importante barriera per coloro che non riescono bene a masticare l’inglese, anche e soprattutto a causa dell’immensa mole di contenuti presenti on game e nel Codex.

Il team Neon Giant ha profuso una particolare attenzione anche agli aggiornamenti post lancio, presentando difatti una roadmap di tutti gli aggiornamenti a partire dal lancio. Ciò dimostra sicuramente la cura e l’impegno di un prodotto che ha tutte le carte in regola per entrare di forza nel panorama degli action-shooter RPG.

The Ascent

Programmazione degli aggiornamenti post lancio.

Requisiti versione PC

  • Requires a 64-bit processor and operating system
  • OS: Windows 10
  • Processor: i3 processor or equivalent
  • Memory: 8 GB RAM
  • Graphics: 660 GTX or equivalent
  • Storage: 15 GB available space

Commento finale

The Ascent è un titolo obbligatorio per gli amanti degli action-shooter RPG. Il titolo presenta un gunplay appagante e soprattutto divertente, anche al netto di qualche insicurezza. La forte presenza della lore riesce a sostituire l’inefficienza narrativa. Il risultato è un magnifico viaggio in un mondo pregno di atmosfere cyberpunk e distopiche. Assolutamente consigliato.

VOTO: 8

Pro

  • Mondo finemente realizzato…
  • Abbondanza di elementi off-game (con la presenza del Codex)…
  • Ottimo sistema di personalizzazione…
  • Gameplay semplice ma efficace

Contro

  • … ma narrazione un po’ trascurata
  • … ma di difficile fruizione per l’assenza di localizzazione in italiano
  • … ma editor del personaggio non troppo d’impatto

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