Cristiano De Andrè, riparte il tour “De André canta De André Tour 2017”: la nostra intervista

Cristiano De Andrè intervista

Cristiano De Andrè live

Riprenderà a marzo il nuovo sorprendete tour di Cristiano De Andrè con il fortunato live “De André canta De André Tour 2017”, in cui, ancora una volta, Cristiano omaggerà il padre Fabrizio, un patrimonio culturale di canzoni che hanno lasciato un ricordo indelebile. Con i nuovi arrangiamenti di Cristiano questi brani emanano tuttora una forte energia comunicativa, come il singolo uscito a maggio scorso, “Canzone per l’estate”, inserita nel tanto discusso “Volume 8 (1975)”. Il 29 aprile scorso Cristiano pubblicò la sua autobiografia “La Versione di C.” scritta con la collaborazione di Giuseppe Cristaldi Circus, in cui si mette a nudo e racconta della sua vita travagliata e sofferta.

Abbiamo incontrato Cristiano prima della sua esibizione al Capri Hollywood.

A marzo partirà un nuovo tour, “De André canta De André Tour 2017” nei teatri italiani. Apporterai qualcosa di nuovo allo spettacolo?

Ho cominciato l’estate scorsa con una quindicina di concerti che sono andati molto bene. Sono molto contento di com’è strutturato, è da vedere. Da marzo ci saranno un paio di cose nuove, rispetto all’estate scorsa, e, ricominciamo dal 6 marzo dal Teatro Galleria di Legnano (Mi) e saremo in giro per i teatri italiani, ci fermeremo un poco e riprenderemo con il nuovo tour estivo.

Ci sarà qualche ospite in particolare?

È libero. Sicuramente verrà a trovarmi qualche amico, ma non ci sono degli ospiti fissi. Il concerto promuove la memoria di mio padre e seguirà un disco dal vivo, come gli altri due “De André canta De André Vol. 1” (2009) e “De André canta De André Vol. 2” (2010).

Con quali emozioni e sensazioni scegli i brani di tuo padre per il tour?

Li ho scelti per seguire un tema sociale e anche politico. Questo è un altro tour che ha una rilevanza politica, perché siamo in un momento che la politica non esiste più, fatta di persone che ci stanno condannando. È un tour che condanna la condanna.

Ci saranno dei messaggi particolari?

I messaggi che mio padre ha visto e ha annotato in precedenza. È sempre stato avanti rispetto alla storia, come i grandi artisti che sono sempre atemporali. In qualche modo, riescono ad avere questa capacità di precedere gli eventi.

A maggio scorso è uscito il singolo “Canzone per l’estate”. Come mai questa scelta?

È una canzone che si stava perdendo, invece, è molto bella e significativa. Pensavo fosse il momento di tirarla fuori con un nuovo sound e un nuovo vestito ed è piaciuta. È un pezzo finito in un album non troppo felice di mio padre, Volume 8, che ha scritto con Francesco De Gregori. I pezzi storici dell’album sono Oceano o Amico fragile e altre canzoni, invece, Canzone per l’estate era stata un po’ dimenticata, infatti, in molti non la conoscevano e, grazie a questo nuovo arrangiamento che ho fatto, è stato gradito riproporlo.

Tu, invece, sei legato a qualche brano in particolare di tuo padre? Una canzone che dici questa nessuna me la deve togliere?

Ce ne sono diverse. Amico fragile, forse, anche perché io sono stato e sono fragile come lui, adesso un po’ meno di prima, però, mi rispecchia un po’ come se l’avessi scritta io. L’ho letta ai tempi tra le righe e, adesso che la canto, mi ci rispecchio.

Cristiano De Andrè intervista

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Parliamo della tua prima band I Tempi Duri. Che cosa successe allora, perché vi siete sciolti dopo un solo album?

Abbiamo fatto un album, e, poi, per tante ragioni, che sono legate all’essere giovani e adolescenti. Avere diciotto anni si rischia di perdersi, perché molte persone cercano di dirti come dovresti essere o cosa fare, che look mettere o che canzoni suonare, che tipo di genere suonare. Ci siamo un po’ persi facendo un rimpallo fra varie case discografiche. In realtà, noi avevamo delle idee ben precise e abbiamo anche un album congelato nei cassetti, però, quel momento lì, negli anni ’80, tutti volevano un singolo ed è stato un periodo difficilissimo. Per tanti motivi ci siamo sciolti e le dissincronie che c’erano e che erano esterne, sono diventate anche interne al gruppo.

Mi sembra che c’è stata una reunion negli ultimi anni?

Forse tra loro a cui non ho partecipato, nel senso che loro sono rimasti a qualcosa di romantico, probabilmente legati a quel groove. Io ho fatto altre cose e ho preso un’altra strada e non mi sentivo di andare avanti su certe scelte che avevamo perso ai tempi. Ho fatto altre scelte musicali e non sentivo di seguirne delle altre.

Perché scrivere un libro?

Per esorcizzare il mio passato e tanti fantasmi che, magari, tenevo ancora nel buio e questo mi ha dato l’opportunità di riuscire a tirarli fuori.

…e ti è servito molto?

Sì, sicuramente è stato un percorso analitico. Molti avevano un’altra versione di me, spesso sbagliata e ho cercato, attraverso questo libro, di denudarmi e raccontare tutti i miei inciampi della mia vita e, anche, i miei rialzi.

È stato sofferto scriverlo?

Sì, è stato sofferto. Attraverso questo, però, ho cercato di raccontare la mia verità, che poi la verità assoluta non esiste, però la mia e di quello che ho passato. È un mio modo di vedere le cose ed è un mio modo anche di fare riaffiorare alcuni personaggi della mia famiglia che erano un po’ rimasti nel buio, come mia madre Enrica Rignon. In molti pensano sia Dori Ghezzi e, spesso, mi dicono che, io e Dori Ghezzi, siamo due gocce d’acqua, con tutto il bene che le voglio, però mia madre si chiama Enrica Rignon. Ho parlato di mio nonno, mio zio e tanti personaggi e di tante cose dolorose della mia vita ma anche di quelle molto divertenti. Forse i cinquant’anni servono anche a questo, a fare dei bilanci delle proprie realtà, guardarsi indietro e tirare una riga. È anche piacevole, non ho nessun rimpianto, però, con questo libro devo dire che mi sono aiutato molto. Spero che possa aiutare anche gli altri perché è un libro che mette pace essendo un perdono.

Quando arriverà un album di inediti di Cristiano?

Uscirà il prossimo anno, quando finirò questo tour. Oltre all’album, farò un’opera rock e, probabilmente, un film su mio padre e altre cose nel cassetto.

“De André canta De André Tour 2017” è organizzato dalla Concerto Music, società che con questa tournée inaugura la sua collaborazione con Cristiano De André. Ecco le prime date confermate:

06 marzo – Teatro Galleria – Legnano (Mi)

07 marzo – Obi Hall – Firenze

18 marzo – Teatro Mandanici – Barcellona Pozzo di Gotto (Me)

28 marzo – Auditorium Manzoni – Bologna

20 aprile – Teatro Ponchielli – Cremona

27 aprile – Teatro Regio – Parma

Intervista a cura di Nicola Garofano.