La rassegna stampa delle notizie di oggi da tutto il mondo.
Oggi a Parigi conferenza internazionale sul Medio Oriente per rilanciare il processo di pace israelo-palestinese. Oltre 70 paesi parteciperanno all’incontro organizzato dalla Francia con l’obiettivo di riaffermare l’impegno della comunità internazionale in favore della soluzione dei due stati. La proposta prevede che il territorio tra la Cisgiordania e il mar Mediterraneo sia diviso equamente tra Israele e Palestina, secondo i confini precedenti alla guerra dei sei giorni del 1967. I palestinesi hanno accolto la conferenza mentre Israele, che non parteciperà, l’ha definita “una conferenza truccata dai palestinesi con auspicio dei francesi per adottare ulteriori posizioni anti-israeliane”.
Via libera del Consiglio dei ministri agli ultimi decreti sulle unioni civili e alle deleghe sulla Buona scuola. Il 14 gennaio, nel primo Consiglio dei ministri (Cdm) dopo il ricovero del presidente del consiglio Paolo Gentiloni, sono stati approvati gli ultimi tre decreti legislativi sulle unioni vivili, completando l’iter attuativo della legge. Il Cdm ha anche adottato otto delle nove deleghe della Buona scuola (dalla maturità, ai disabili, al diritto allo studio), approvando così il passaggio finale della riforma. Infine sono stati prorogati gli incarichi dei capi di Stato maggiore di Difesa e Esercito e del comandante dei carabinieri Tullio del Sette, indagato dalla procura di Napoli nella vicenda Consip.
La Camera dei rappresentanti vota per iniziare l’eliminazione della riforma sanitaria Obamacare. I repubblicani hanno fatto passare un provvedimento di bilancio che costituisce il primo passo nell’eliminazione dell’Affordable care act (Aca), la riforma sanitaria promossa da Barack Obama. La riforma, conosciuta anche come “Obamacare”, ha permesso a 20 milioni di statunitensi non assicurati di accedere a cure mediche, ma è stata criticata per i crescenti costi e l’uscita dal mercato nazionale di alcuni grandi assicuratori. Rimangono punti interrogativi sulla legislazione che i repubblicano proporranno in sostituzione di quella in vigore.
Nuovo accordo tra il governo e i soldati ammutinati in Costa d’Avorio. Le negoziazioni tenute nella città di Bouaké il 13 gennaio hanno portato alla definizione dei termini dell’accordo che viene in contro alle richieste dei soldati che il 6 e il 7 gennaio hanno protestato con colpi di arma da fuoco in cinque città del paese. Le richieste dei soldati riguardano principalmente un bonus salariale e l’assegnazione di un’abitazione.
Scontri tra i ribelli e le forze governative provocano 26 morti in Yemen. Almeno ventisei combattenti, di cui ventuno ribelli houthi, sono morti il 14 gennaio in una serie di scontri nel distretto di Bab al Mandeb. Gli scontri arrivano dopo una settimana di offensive da parte delle forze lealiste sostenute dall’aviazione e dalla marina della coalizione araba a guida saudita. L’obiettivo era riconquistare dai ribelli un tratto di costa di circa 450 chilometri sul Mar rosso, dove si trovano le città di Mokha, Hodeida e Midi.
Terremoto di magnitudo 5.6 al largo delle isole Maluku, in Indonesia. L’epicentro è stato registrato alle 11:41 del 14 gennaio a 120 chilometri a nord ovest dell’isola di Ternate, ad una profondità di circa 23 chilometri.
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