La rassegna stampa delle notizie di oggi da tutto il mondo.
Donald Trump ha prestato giuramento come 45° presidente degli Stati Uniti.Trump ha assunto ufficialmente le sue funzioni giurando nelle mani del presidente della corte suprema John Roberts Jr. alle 18 del 20 gennaio a Washington DC. Nel suo discorso inaugurale, Trump ha promesso che la sua sarà una politica di “America first” volta a rendere il paese più forte, più prospero e più sicuro. Poche ore dopo il giuramento, il presidente ha firmato un ordine esecutivo volto a limitare e rallentare l’Affordable Care Act (noto anche come Obamacare). Circa 500 persone hanno protestato per le strade della capitale e si sono scontrate con la polizia, danneggiando negozi e alcune auto. Novanta persone sono state arrestate. Altri hanno protestato pacificamente ai checkpoint di ingresso alla cerimonia di inaugurazione.
Sono dieci i superstiti tra le macerie dell’hotel Rigopiano, estratti una donna e quattro bambini. I sopravvissuti sono stati individuati nella zona delle cucine sotto un solaio. I vigili del fuoco avrebbero individuato sotto le macerie altre cinque persone, che non sono ancora state raggiunte. Da ieri sono stati estratti due corpi dalle macerie. La procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo, mentre il consiglio dei ministri ha stanziato 30 milioni per affrontare l’emergenza terremoto nell’Italia centrale.
Il presidente del Gambia Yahya Jammeh ha accettato di dimettersi e lasciare il paese. È quanto ha dichiarato via Twitter il presidente eletto Adama Barrow. Il 20 novembre i leader di Guinea e Mauritania si sono recati nella capitale Banjul per tentare di convincere Jammeh, che è rimasto nella sua residenza anche dopo la scadenza dell’ultimatum imposto dai leader dei paesi dell’Africa Occidentale. Il generale Ousman Badje, il capo dell’esercito, ha dichiarato di riconoscere il presidente eletto Adama Barrow. Jammeh, che ha perso le elezioni del 1 dicembre, aveva dichiarato lo stato di emergenza ed esteso il suo mandato di tre mesi.
Il boss del narcotraffico messicano Joaquín Guzmán è stato estradato negli Stati Uniti. Il governo messicano ha annunciato che il famoso narcotrafficante Joaquín Guzmán, detto El Chapo, è arrivato a New York con un volo da Ciudad Juárez, in Messico e si presenterà in tribunale per le 14.00 (ora locale). Il boss del cartello di Sinaloa deve rispondere dell’accusa di narcotraffico e rischia l’ergastolo e la pena di morte. L’estradizione dal Messico agli Stati Uniti era stata chiesta sia dalla California, sia dal Texas.
Le vittime del bombardamento del campo profughi in Nigeria sono almeno 90. Per la maggior parte si tratta di donne e di bambini, che si trovavano nel campo profughi di Rann, nell’area nordorientale della Nigeria. “Circa novanta persone sono state uccise da due bombe sganciate dall’aviazione nigeriana nella città di Rann, che accoglie migliaia di persone sfollate”, ha annunciato Medici senza frontiere in un comunicato e ha aggiunto che “al momento dell’attacco era in corso una distribuzione di aiuti”.
I miliziani del gruppo Stato islamico hanno distrutto l’anfiteatro romano di Palmira, in Siria. La tv di stato siriana ha dato la notizia, confermato dal responsabile per i beni archeologici della Siria, Maamoun Abdulkarim. I jihadisti hanno riconquistato il sito archeologico considerato patrimonio dell’umanità lo scorso dicembre, dal controllo delle truppe del governo appoggiate dalla Russia. La direttrice generale dell’Unesco Irina Bokova ha definito la distruzione “un nuovo crimine di guerra”.
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