La rassegna stampa delle notizie di oggi da tutto il mondo.
Centinaia di migliaia di donne in marcia per i diritti a Washington Dc e in 161 città di tutto il mondo. Circa 500mila persone sono giunte nella capitale statunitense per la “Women’s March”, manifestazione organizzata il giorno dopo l’insediamento di Donald Trump come 45° presidente degli Stati Uniti per promuovere i diritti delle donne, degli immigrati, dei disabili e della comunità Lgbtqia. Circa un milione e mezzo di persone marceranno in solidarietà in 161 città in tutto il mondo, da Copenhagen a Firenze, da Città del Messico a Londra. A Sydney, in Australia, sono scese in strada circa tremila persone.
Si vota oggi nel primo turno delle primarie del partito socialista francese. I seggi sono aperti dalle 8.00 e chiuderanno alle 18.00. Il secondo turno si terrà il 29 gennaio e determinerà il candidato socialista per le elezioni presidenziali che s terranno in primavera. Tra i sette candidati i favoriti sono l’ex ministro dell’economia Arnaud Montebourg, che è stato il più brillante nel corso del primo dibattito televisivo, l’ex primo ministro Manuel Valls e l’ex ministro dell’istruzione Benoît Hamon. Il partito ha opinioni molto diverse sulla presidenza Hollande, della quale solo Valls si dichiara “orgoglioso” e anche sull’immigrazione, un tema sul quale l’ex premier è stato attaccato nel secondo dibattito.
Un autobus si è schiantato e incendiato sulla A4, morti 16 giovani ungheresi. L’incidente è avvenuto intorno alle 23 del 20 gennaio all’altezza dello svincolo di Verona Est in direzione Venezia. Il bus si è schiantato contro un pilone e successivamente ha preso fuoco, intrappolando parte dei passeggeri tra le fiamme. A bordo del veicolo, diretto in Ungheria, viaggiavano 55 persone, 39 delle quali sono rimaste ferite. I feriti, di cui una decina sono gravi, sono stati trasferiti negli ospedali di Verona. Non sono ancora chiare le cause dell’incidente.
Continuano le ricerche tra le macerie dell’hotel Rigopiano, finora sono undici i sopravvissuti e cinque le vittime. Ai due superstiti recuperati all’alba del 19 gennaio si sono aggiunti una donna e quattro bambini salvati il 20 gennaio e altre quattro persone estratte vive durante la notte. I sopravvissuti sono stati individuati nella zona delle cucine sotto un solaio. Il bilancio ufficiale delle vittime è salito invece a cinque: ai primi due corpi recuperati si sono aggiunti quelli di due donne e un uomo, estratti dai soccorritori nella notte. Continuano le ricerche per i 23 dispersi. La procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo, mentre il consiglio dei ministri ha stanziato 30 milioni per affrontare l’emergenza terremoto nell’Italia centrale.
Un’autobomba in un campo profughi in Siria provoca almeno 7 morti. Secondo quanto riportato da vari osservatori, l’esplosione è avvenuta la mattina del 21 gennaio nel centro del campo Rukban, vicino al confine con la Giordania. Il bilancio potrebbe ulteriormente aggravarsi dal momento che vi sono anche 14 feriti in gravi condizioni. Nel campo risiede una milizia locale che in passato è stata oggetto di attacchi da parte di alcune fazioni rivali.
In Kosovo manifestanti chiedono la liberazione dell’ex primo ministro Ramush Haradinaj. Sabato 21 gennaio circa quattromila persone hanno manifestato a Pristina per richiedere la liberazione immediata di Haradinaj, arrestato il 4 gennaio in Francia su ordine della Serbia, che ha chiesto l’estradizione per processarlo per crimini di guerra. L’ex primo ministro è stato rilasciato su cauzione il 12 gennaio ma rimane sotto il controllo dell’autorità giudiziaria in attesa di un nuovo processo.
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