La rassegna stampa delle notizie di oggi da tutto il mondo.
Sei persone sono morte in un attentato commesso la sera del 29 gennaio contro una moschea di Québec, in Canada. Due persone sono state arrestate. Secondo alcune testimonianze, due uomini sono entrati nel centro culturale islamico e hanno aperto il fuoco contro i fedeli riuniti per la preghiera serale. L’attacco è avvenuto dopo che il Canada ha detto di essere pronto ad accogliere musulmani e migranti in seguito alle restrizioni in materia di immigrazione introdotte dal presidente statunitense Donald Trump.
L’ordine esecutivo di Trump contro i migranti scatena una battaglia legale, proteste e caos negli aeroporti. L’amministrazione conferma l’ordine del presidente Donald Trump che blocca per 120 giorni il programma di accoglienza dei rifugiati e istituisce un divieto d’ingresso di 90 giorni per i cittadini di sette paesi a maggioranza musulmana (Iran, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan e Yemen). Solo “i detentori di green card sono esentati dall’ordine esecutivo per motivi di interesse nazionale”, ha specificato la Casa Bianca. Intanto decine di persone sono state fermate all’aeroporto di New York, molti passeggeri in transito non hanno potuto accedere agli Stati Uniti o sono stati fermati dalle compagnie aeree prima dell’imbarco. Sedici procuratori generali hanno annunciato che indagheranno sulla costituzionalità del decreto. Migliaia di persone sono scese in piazza in tutto il paese.
Benoît Hamon sarà il candidato del Partito socialista alle elezioni presidenziali in Francia. L’ex ministro dell’istruzione ha vinto le primarie del suo partito contro l’ex primo ministro Manuel Valls nel ballottaggio del 29 gennaio. Con il 60 per cento dei voti scrutinati Hamon si è attestato vincitore al 58,65 per cento dei voti. La sua corsa all’Eliseo tuttavia potrebbe essere pregiudicata dai bassi indici di approvazione per il governo del socialista François Hollande. La vittoria di Hamon potrebbe dare una spinta al candidato centrista Emmanuel Macron, in corsa per la presidenza contro il conservatore François Fillon e la candidata del Front national Marine Le Pen.
Quattordici presunti membri di Al Qaeda sono stati uccisi in raid aerei statunitensi in Yemen. Si tratta del primo attacco militare autorizzato dal presidente Trump. Nel distretto di Yakla sono morti tre leader di Al Qaeda, tra cui Abdul Raoul al Dhahab. Fonti locali riportano un bilancio più alto di vittime: 30 morti tra cui anche dieci donne e tre bambini. L’esercito statunitense ha confermato che un soldato statunitense è morto e tre sono rimasti feriti nell’attacco nella provincia di al Baida.
Donald Trump ha parlato di sicurezza internazionale con Vladimir Putin e i leader di Germania, Francia, Giappone e Australia. Nella loro prima conversazione telefonica ufficiale, il presidente statunitense e il leader russo hanno parlato di come migliorare il rapporto tra i loro rispettivi paesi e collaborare più efficacemente per combattere il terrorismo internazionale. Il presidente Trump ha poi parlato telefonicamente con la cancelliera tedesca Angela Merkel – con cui ha discusso la questione russa, gli impegni Nato e la crisi ucraina – il presidente francese François Hollande, il primo ministro giapponese Shinzo Abe, e il premier australiano Malcom Turnbull.
Ucciso in Birmania un avvocato musulmano, consulente di Aung San Suu Kyi. Secondo la Lega nazionale per la democrazia l’omicidio di Ko Ni, avvocato e consulente legale del partito, ucciso il 29 gennaio al suo rientro nel paese, ha radici politiche. Ko Ni, noto per i suoi discorsi sulla tolleranza, è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco alla testa mentre era all’aeroporto di Rangoon. L’omicida ha ucciso anche un tassista che ha tentato di fermarlo, prima di essere arrestato.
Continuano i soccorsi dopo il naufragio di turisti in Malesia, tre morti e sei dispersi. La guardia costiera malese ha recuperato tre cadaveri e tratto in salvo venti turisti cinesi e due membri dell’equipaggio che si trovavano a bordo del catamarano naufragato per maltempo nelle acque del Borneo. Continuano le ricerche di cinque turisti cinesi e un membro dell’equipaggio. Si sono perse le tracce dell’imbarcazione dopo che è salpata dallo stato orientale di Sabah il 28 gennaio, con a bordo trentuno persone, di cui ventotto turisti e tre membri dell’equipaggio.
Nuova scossa ad Amatrice, crollata la parete destra della chiesa di Sant’Agostino. La parete è crollata in seguito alla nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.8 registrata la mattina del 29 gennaio ad Amatrice. La conferma arriva tramite un tweet dai Vigili del fuoco, che assicurano che non ci sono feriti.
Roger Federer batte Rafael Nadal all’Australian open e vince il suo 18° titolo Grand slam. Il trentacinquenne svizzero ha battuto lo storico rivale in tre set su cinque (6-4 3-6 6-1 3-6 6-3), vincendo il suo quinto titolo a Melbourne e il suo diciottesimo Grand slam. Federer entra così nella storia come il primo giocatore a vincere cinque o più titoli in tre diversi tornei Grand slam: cinque Australian open, cinque US open e sette Wimbledon. Nadal si attesta invece secondo in classifica insieme a Pete Sampras con quattordici titoli Grand slam.
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