Oggi a parlare dopo anni della straziante e intollerabile morte di una grande artista come Amy è Zalon Thompson, suo corista di punta nonchè molto amico di lei, è stato lui ad assistere in qualche modo alla disfatta della cantante, lui è stato testimone del suo inesorabile disfacimento che però a suo dire poteva evitarsi. L0 stesso Zalon però non ha fatto molto per lei, poteva fare molto di più ma è rimasto a guardare ed oggi pubblicherà un nuovo singolo sfruttando l’immagine della cantante.
Tutti stavano assistendo al suo declino, Amy si sentiva sola nonostante il grande successo, gridava aiuto e nessuno la ascoltava. Zalon asserisce che la cantante era circondata e gestita da persone, famiglia compresa, infami, ciniche e senza scrupoli che l’hanno voluta in qualche modo spremere fino all’ultimo ma quando lei avrebbe avuto bisogno di sostegno e aiuto l’hanno abbandonata tutti.
A corroborare questa tesi non ci vuole molto in quanto è sulla cronaca di quel periodo il suo ultimo concerto fallimentare in cui era ubriaca, l’abuso di alcool e droghe da cui però era uscita e fino all’ultimo lei non aveva comunque mai manifestato il desiderio di voler morire. Qualcuno ha voluto distruggerla psicologicamente e ci è riuscito. Quel famoso concerto in cui era a pezzi molto chiaramente, sotto gli occhi di tutti sarebbe dovuto intervenire qualcuno invece non intervenne nessuno. Ci mancherai sempre Amy!
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