La rassegna stampa delle principali notizie di oggi da tutto il mondo.
Corea. Gli Stati Uniti pagheranno il “prezzo necessario” e sperimenteranno “i più grandi dolori e le peggiori sofferenze” se spingeranno per nuove e più pesanti sanzioni: è il monito del ministero degli Esteri nordcoreano rilanciato dalla Kcna. L’avviso arriva a poche ore dall’ipotesi che il Consiglio di sicurezza dell’Onu, su richiesta di Washington, possa votare un’ulteriore stretta in risposta al test nucleare del 3 settembre.
USA. Sette persone sono morte e altre due sono rimaste ferite in una sparatoria avvenuta in una casa a Plano, nel nord del Texas. L’ottava vittima è un sospetto ucciso dalla Polizia. La sparatoria è avvenuta verso le 20 di domenica nella città situata circa 30 km a nordest di Dallas. Le vittime non sono state ancora identificate, ma sarebbero tutti adulti. Da chiarire il movente.
Egitto. Non si hanno più notizie di Ibrahim Metwaly, uno dei legali della famiglia Regeni, che domenica doveva salire su un aereo che dal Cairo lo avrebbe condotto a Ginevra dove avrebbe dovuto partecipare a una conferenza delle Nazioni Unite sui diritti umani. E’ stato prelevato in aeroporto e di lui non si sa più nulla. Lo hanno denunciato i colleghi dell’Ercf (Egyptian commission for right and freedom).
USA. Il National Hurricane Center Usa ha declassato l’uragano Irma a categoria uno, con venti fino a 135 Km/h, e prevede un ulteriore declassamento a tempesta tropicale entro stasera, quando la colossale perturbazione si sarà spostata sul nord della Florida e sulla Georgia. Le coste della Florida restano però a rischio di inondazioni con possibili esiti mortali, ha avvertito il Nhc, che prevede che le alluvioni saranno accompagnate da onde distruttive.
Scozia. Almeno 400 tra bambini e neonati sono morti tra il 1864 e il 1981 nell’ex orfanotrofio scozzese Smyllum Park gestito da suore cattoliche: i loro corpi sono stati sepolti in una fossa comune anonima. E’ quanto emerge da un’indagine del programma “File on Four” di Bbc Radio 4 e del Sunday Post. Il caso richiama quello emerso a marzo in Irlanda, dove in un ex orfanotrofio è stata confermata l’esistenza di una fossa comune con i resti di circa 800 bambini.
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