[adsense]
Dove c’è una grotta, così tetra, eppure apparentemente sinonimo di salvezza, può anche darsi che ci possano essere dei cani che latrano, bramosi di ribellione e disobbedienza alle ingiustizie. Perché la traversata del capitano Achab, vista dagli Elettrofandango, a tre anni di distanza da “In quanto già peccato”, è fatta di mari in preda alla burrasca, scenari adatti per una caccia mai giunta a una fine, magari a qualche balena. Ma di Moby Dick non c’è alcuna ombra, in quanto soppiantata da un concept EP, prodotto dalla Blinde Proteus, dove i Neurosis incontrano gli Alice in Chains (come da title-track), una specie di didjeridoo è la linea che porta ai sintetizzatori schizofrenici, in mano al cantante, Giovanni Battista Guerra, che aleggiano su Nessuno e sul post-core alla Zu di Denti, e il blues acquatico d’autore Polare fa da punto di rottura, con un insieme di fiati che toccano persino l’ambient con la continuazione Relictual, fino alla fuga, affidata alla coda di Vertigo, un vortice che dall’altra dimensione riporta alla realtà, quella vissuta dalla band. A rimanere in superficie è un grande lavoro, che conferma come i cinque ragazzi meritino quanta più considerazione rispetto a ciò che già hanno.
Gustavo Tagliaferri per Mag-Music
[adsense]
0 comments