Strange Brigade: Recensione

Quando La Mummia non è più sufficiente, ci pensa la Brigata!

  • Nome completoStrange Brigade
  • Piattaforme: PC, PlayStation 4, Xbox One
  • Producer: Rebellion Developments
  • Developers: Rebellion Developments
  • Distribuzione: Digital/disco
  • Data d’uscita: 28 Agosto 2018
  • Genere: Sparatutto in terza persona
  • Versione testataPlaystation 4

Anni 30, Egitto. In antiche rovine viene risvegliata da un sarcofago la mummia di un’antica imperatrice dai poteri sovrannaturali, assieme ad altrettante creature generate dalla sua fosca magia. Sarà compito di una compagnia di eroi disparati ricacciare la mostruosità nelle viscere della tomba da cui è emersa, tra rompicapi e sparatorie forsennate.
Se quello che avete appena letto vi ha ricordato un film di quasi vent’anni fa, avete colto la citazione in pieno. Strange Brigade ricalca il canone degli zombie egiziani, portando con sé una chiave ironica che – per chi volesse prendere le cose seriamente – è addirittura riducibile. Parliamo tuttavia più nello specifico di cosa ci porta il titolo, a parte il malinconico revival di una vecchia saga, in termini di contenuti e gameplay.

Un TPS frenetico

Strange Brigade si presenta in maniera rapida come uno sparatutto in terza persona, costellato di piccoli rompicapi e tanti, tanti nemici. Oltre a spingere molto sulla coop online, il titolo ci presenta dei personaggi dotati di diverse armi standard (che però sono liberamente intercambiabili) e abilità uniche, che possono risolvere spesso e volentieri le situazioni più critiche. Queste capacità speciali sono alimentate dalle anime dei nemici sconfitti, ed è piuttosto facile ricaricarle nel mezzo dei concitati scontri a fuoco che andremo ad affrontare, anche perché è possibile farlo sia manualmente – a raggio maggiorato – sia passivamente, avvicinandosi agli sconfitti. Anche i colpi alla testa risultano importanti, poiché garantiscono danni e ricompense maggiori, soprattutto se eseguono il bersaglio, ricompensando il giocatore preciso equamente.

Squadra che vince si cambia, e pure spesso!

Il titolo offre inoltre una modesta quantità di armamenti a disposizione degli eroi, i quali potranno essere acquistati progressivamente con l’oro lasciato dai nemici o trovato nelle ampie mappe. Saranno inoltre personalizzabili con le reliquie che troveremo esplorando, garantendo poteri speciali quali la perforazione dei nemici o l’aumento dei danni in testa, che però verranno consumate una volta utilizzate su un’arma. E’ dunque rilevante decidere su cosa investirle, anche se sono generosamente distribuite nel corso dell’avventura. Sperimentare è tuttavia ampiamente consigliato, in quanto gli approcci ai vari tipi di creature sono molteplici, e l’esperienza ne risente altrettanto: essere esperti tiratori con fucili semiautomatici od abbandonarsi alla pura brutalità di un fucile a pompa sono tratti caratteristici di ogni fruitore, che presentano pregi e difetti ben bilanciati ma marcati.

Ragionare, scoprire, sterminare

Non è solo sparatoria, tuttavia: Strange Brigade è anche indagine e storia, con un giusto pizzico di ironia. La Strega Regina Seteki minaccia tutto il mondo civilizzato con le sue orde, e cercando fra i segreti si potranno anche scoprire alcuni dettagli sul suo passato, mentre si tenta di sopravvivere. Il mondo di gioco è infatti costellato di trappole più o meno complesse, e di puzzle da rivelare che spesso sono difesi pesantemente. Non ultimo, le trappole possono spesso essere anche attivate dai protagonisti stessi, in modo da poterle utilizzare anche contro i loro avventori – spesso con risultati catastrofici, data la limitata intelligenza dei non morti. Strange Brigade va dunque guardato con occhio vigile, e ad acute osservazioni corrispondono adeguate compensazioni, siano esse in valuta di gioco, collezionabili atti a potenziare i personaggi o semplici “pulizie” ad ampio raggio.

Versioni e stabilità

Uno dei buoni pregi di Strange Brigade, oltre a quelli già citati, è certamente la fluidità del titolo rispetto al quantitativo di nemici su schermo: nella versione console da noi testata non ci sono mai stati momenti in cui non fosse possibile agire precisamente. Chiaramente, come ogni sparatutto, la versione pc gode della precisione estrema del mouse, ma possiamo confermare che anche su PlayStation 4 si difende benissimo, e per prenderci la mano il passo è breve. Spezziamo una lancia in favore delle impostazioni, che oltre ad essere coerenti e complete permettono addirittura di ridurre l’humor di gioco, in caso in cui si favorisca un’esperienza più seriosa di quella proposta, dato che la narrazione spesso calca molto la mano.

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Commento finale

Strange Brigade è un divertente titolo che unisce lo sparatutto in terza persona alla componente archeologica-fantastica de La Mummia, il tutto condito con della sana – ma talvolta invadente – ironia. Il gioco sa come farsi apprezzare, ed è un titolo sul quale è bello passare dei momenti liberi. La storia è interessante, pur essendo molto riconducibile ad altre saghe, ed è possibile viverla anche più seriamente, grazie a impostazioni e segreti ben curati.

 

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