La rassegna stampa delle notizie di oggi da tutto il mondo.
La Corea del Sud conferma la morte di Kim Jong-nam. Il fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un è stato ucciso all’aeroporto di Kuala Lumpur, in Malesia, presumibilmente a causa di un avvelenamento, mentre aspettava di imbarcarsi su un volo per Macao. La polizia malese non ha fermato nessun sospetto né sono ancora chiari i motivi dell’omicidio anche se Hwang Kyo-ahn, primo ministro sudcoreano e presidente reggente, fa risalire il movente alla “brutalità del regime” della Corea del Nord. Secondo i servizi segreti sudcoreani, infatti, da tempo Pyongyang voleva la morte di Kim Jong-nam, che però era protetto dalla Cina.
Lo staff di Donald Trump ha avuto ripetuti contatti con i servizi segreti russi durante la campagna elettorale. Il New York Times riporta che tabulati telefonici e alcune intercettazioni dimostrano i frequenti contatti tra componenti dello staff della campagna elettorale di Donald Trump e figure di spicco dei servizi segreti russi. Diverse fonti hanno confermato la notizia al quotidiano statunitense. Tutto questo a poche ore dalle dimissioni del consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn, accusato di aver discusso con l’ambasciatore russo delle sanzioni contro Mosca prima che Trump entrasse in carica, che hanno suscitato reazioni senza precedenti tra i politici russi.
Annullata la risoluzione del parlamento catalano sul referendum per l’indipendenza. Dopo averla sospesa, la corte costituzionale spagnola l’ha giudicata incostituzionale. Il documento prevede la convocazione entro settembre del 2017 di un referendum con cui Barcellona chiede l’indipendenza da Madrid.
L’assessore all’urbanistica di Roma Paolo Berdini si è dimesso. A comunicarlo è stato lui stesso in una nota. Dopo le polemiche per alcune sue dichiarazioni sulla sindaca Virginia Raggi, l’urbanista aveva rimesso il mandato. Le dimissioni erano state respinte con riserva.
Gli Stati Uniti impongono delle sanzioni contro il vicepresidente venezuelano. Tareck El Aissami, nominato vicepresidente a gennaio da Nicolás Maduro, è accusato di avere legami con il traffico internazionale di droga. Saranno congelati tutti i suoi beni negli Stati Uniti e gli sarà impedito di entrare nel paese. Secondo Washington, El Aissami ha favorito il traffico di stupefacenti via mare e via aereo e riceve regolarmente soldi dal boss venezuelano del narcotraffico Walid Makled.
Chiesto il rinvio a giudizio per cinque carabinieri coinvolti nel caso Cucchi. Per i tre carabinieri che lo arrestarono il 15 ottobre 2009, sospettati di essere gli autori del pestaggio, l’accusa è di omicidio preterintenzionale. Altri due militari sono accusati di calunnia e falso. Cucchi è morto il 22 ottobre 2009 all’ospedale Sandro Pertini di Roma.
L’epidemia di ebola è nata da poche persone molto contagiose. Una ricerca statunitense ha dimostrato che il 61 per cento dei casi di ebola (circa i due terzi) sono stati causati dal 3 per cento di persone infette, che hanno trasmesso il virus. Secondo lo studio, i “super spargitori” sono stati soprattutto le persone più giovani e quelle più anziane. Se queste indicazioni venissero confermate, si potrebbe combattere meglio un’eventuale nuova epidemia.
Attentato in Iraq: almeno quattro morti. Un’autobomba è esplosa nella zona industriale nel sud della capitale Baghdad, uccidendo almeno quattro persone e ferendone 14. Il quartiere colpito, Al Bayaa, è abitato sia da sciiti sia da sunniti. L’attacco non è stato rivendicato ma si sospetta il coinvolgimento del gruppo Stato islamico.
La rivista Playboy ricomincerà a pubblicare foto di nudo. L’ha confermato Cooper Hefner, nuovo responsabile del reparto creativo del magazine e figlio del fondatore Hugh Hefner. La rivista statunitense ha smentito la decisione presa l’anno scorso, definendola “un errore”.
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