Dal 25 febbraio al 7 maggio WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano, allestisce una mostra davvero unica dedicata a uno dei più importanti romanzi della letteratura italiana: “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni così come è stato raccontato, reinterpretato, ridotto e parodiato dall’illustrazione e dal fumetto. La mostra è realizzata in collaborazione con il Centro Studi Manzoniani, il Sistema Museale Urbano Lecchese, la Civica Raccolta di Stampe Bertarelli, la Biblioteca Sormani e Pixartprinting.
Un percorso affascinante e mai proposto prima porta il visitatore alla scoperta del mondo manzoniano raccontato per immagini partendo dalla prima versione illustrata del capolavoro, la cui edizione definitiva era già illustrata da Francesco Gonin nel 1840 per preciso volere dello stesso Manzoni, per passare poi a una lunga galleria di divertenti parodie come le disneyane “I Promessi Paperi” e “I Promessi Topi”, quella con i Flintstones protagonisti o la più recente firmata da Marcello Toninelli. Preziose anche le sezioni dedicate alle più riuscite riduzioni “serie” a fumetti: dalla primissima con esposti i preziosissimi originali di Domenico Natoli realizzati nel 1953 per la Magnesia S. Pellegrino agli originali della magistrale versione disegnata da Paolo Piffarerio per Il Giornalino, fino alla recentissima versione a fumetti della vera vita della Monaca di Monza disegnata da Alessandro La Monica per WOW Spazio Fumetto in occasione della mostra allestita ai Musei Civici di Monza.
Non manca uno sguardo attento al collezionismo, con una serie di cartoline tratte dal film di Eleuterio Rodolfi del 1913, via via fino alle storiche figurine Liebig, al cinema e gli sceneggiati televisivi con manifesti cinematografici e contributi video, dal film del 1941 con Gino Cervi allo storico sceneggiato RAI del 1967, fino al kolossal firmato da Nocita nel 1989 e le diverse versioni dedicate alla Monaca di Monza, parodie comprese. A rendere il tutto ancora più affascinante è una sezione dedicata alla scoperta della Milano secentesca in cui Alessandro Manzoni ambientò il suo romanzo. Alessandro Manzoni inizia a concepire l’idea di un romanzo nel 1821, stimolato dai romanzi storici del contemporaneo Walter Scott, e genera tra il 1821 e il 1823 una prima stesura, dal titolo provvisorio ” Fermo e Lucia”. Compie poi una profonda revisione del testo, modificando anche il titolo provvisorio in “Gli sposi promessi”, dando finalmente alle stampe l’opera con il titolo definitivo “I promessi sposi”, pubblicato a fascicoli dal 1825 al 1827 in un’edizione conosciuta come “la Ventisettana”.
Mentre la sua fama si accresce in tutta Europa, Manzoni inizia un processo di profonda revisione linguistica del testo: convinto che l’unica vera lingua italiana possa essere solo quella parlata a Firenze dalle persone colte, si reca nel capoluogo toscano proprio nel 1827, dove ha modo di incontrare importanti personalità, come Giacomo Leopardi e il granduca Leopoldo II di Toscana. Il romanzo “I Promessi Sposi”, dopo la proverbiale “risciacquatura in Arno” vede finalmente la luce nel 1840, detta “la Quarantana”, in un’edizione definitiva uscita a dispense insieme con la “Storia della colonna infame”. “I Promessi Sposi” è però un romanzo fortemente legato alla sua rappresentazione grafica. L’edizione “ventisettana” del romanzo, non illustrata, era stata ampiamente copiata in tutta Italia in edizioni non autorizzate (in un Paese ancora diviso e in assenza di norme a tutela del diritto d’autore) spesso arricchite da poche illustrazioni di scarsa qualità, naturalmente senza interpellare Alessandro Manzoni, che quindi, per l’edizione definitiva del suo romanzo, cerca con convinzione un illustratore di talento e adatto per completare l’opera narrativa. Lo trova finalmente nel giovane artista torinese Francesco Gonin, che realizza una quantità di illustrazioni senza precedenti.
25 febbraio – 7 maggio 2017 – WOW SPAZIO FUMETTO presenta: Mostra alla scoperta dei Promessi Sposi
Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano Viale Campania, 12 – Milano
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