Nel novembre 2013, a Williamsburg, Brooklyn, il cantautore di origine iraniana Ali Eskandarian, poco più che trentenne, viene ucciso insieme a due membri del gruppo rock The Yellow Dogs. Il killer, un musicista legato alla band da un rapporto di amicizia e rivalità, dopo aver fatto irruzione nell’appartamento con un fucile d’assalto, si suicida. Nei mesi precedenti a questo tragico evento, Ali stava discutendo con il suo amico olandese Oscar van Gelderen, editore, del romanzo semiautobiografico su cui aveva appena finito di lavorare. ”Golden Years” è questo romanzo.
Ambientato ai giorni nostri tra New York, Teheran e Dallas, ”Golden Years” racconta la storia di un gruppo di giovani musicisti iraniani che sognano di sfondare in America. Squattrinati e affamati, mentre come cani randagi si aggirano per le strade provando ogni tipo di droga e passando da un letto all’altro, i protagonisti di ”Golden Years” sono esuli romantici che tentano di resistere alla durezza dell’Occidente facendo del rock la loro religione.
Narrato in forma quasi diaristica dalla voce rabbiosa e struggente di Ali, questo straordinario romanzo on-the-road dipinge a tinte forti la disillusione e l’orgoglio giovane di vivere ai margini di una società ottusa e di un capitalismo arrogante e senz’anima.
Ali Eskandarian (1978-2013) è nato a Pensacola, Florida. È cresciuto a Teheran durante la rivoluzione iraniana. Con la famiglia ha trovato asilo politico in Germania prima di trasferirsi a Dallas, in Texas, dove Ali ha trascorso la sua adolescenza, per poi spostarsi a New York. È stato musicista, cantautore e scrittore. Il suo romanzo, Golden Years, è in corso di traduzione in 7 Paesi.
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