Si legge flat tax si traduce in una tassa annuale una tantum per ricchi. Se letta cosi superficialmente sembra solo l’ennesimo beneficio per chi di certo non ha problemi di soldi ma in realtà lo scopo è ben altro per il Fisco italiano: attirare residenti all’estero verso il nostro paese che hanno conti in banca altissimi ma anche famiglie numerose comunque molto ricche. Lo scopo è quello non solo di fare cassa il più possibile (sperando in questo caso di ridurre la pressione fiscale verso i “poveracci” italiani) ma anche si spera per attrarre gente che magari in Italia possa investire, in quest’ultimo caso mi appare più come un miraggio che reale ma perchè non provarci? Ma come funziona questa Flat tax?
La tassa agevolta riguarderà solo chi è residente all’estero da almeno 9 periodi d’imposta negli ultimi 10 anni ed è facilmente attivabile: punta quindi agli stranieri e tiene fuori coloro che in questi anni si sono trasferiti dall’Italia all’estero. Aderire al forfait per Paperoni sarà facile. Basta barrare l’apposita casella nella dichiarazione dei redditi. Ma per chi vuole avere certezze di rientrare nei criteri previsti può utilizzare la check list delle Entrate anche per presentare una specifica istanza preventiva di interpello alla Direzione Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate.
Ma una tassa cosi non potrebbe attivarsi anche per altri “comuni mortali”?
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