La rassegna stampa delle notizie di oggi da tutto il mondo.
Si vota nei Paesi Bassi. I favoriti delle elezioni legislative olandesi sono il primo ministro attualmente in carica Mark Rutte, che guida il Partito popolare per la libertà e la democrazia (Vvd), e Geert Wilders, leader e fondatore del Partito per la libertà, formazione nazionalista di destra (Pvv), che per far presa sull’elettorato ha puntato su elementi populisti quali l’uscita dei Paesi Bassi dall’Unione europea, la chisura delle moschee e il divieto di vendere il Corano, oltre ovviamente alla chiusura delle frontiere all’immigrazione.
A disputarsi i 150 seggi della camera si sono presentati in totale 28 partiti, probabile quindi che dopo il risultato cominci una fase di trattative per formare una coalizione che possa governare.
François Fillon è indagato per malversazione di fondi pubblici in Francia. Il candidato della destra alle elezioni presidenziali francesi è accusato di aver pagato alcuni suoi familiari (tra cui sua moglie Penelope) per fare dei lavori che in realtà non avrebbero mai realmente svolto. Fillon ha comunque dichiarato che non si ritirerà dalla corsa all’Eliseo. Non era mai successo nella storia recente francese che un politico di un grande partito si candidasse alla presidenza anche se indagato formalmente, fatto che ha suscitato molte perplessità anche all’interno del partito Les Républicains, di cui Fillon ha vinto le primarie a novembre.
Resa nota una parte della dichiarazione dei redditi del 2005 di Donald Trump. Durante il Rachel Maddow show, in onda la sera del 14 marzo sul network Msnbc, sono state mostrate due pagine di una dichiarazione dei redditi del presidente degli Stati Uniti, risalenti al 2005, da cui si apprende che Trump avrebbe pagato una cifra intorno ai 31 milioni di dollari a fronte di 150 milioni di dollari di guadagni.
Donald Trump è il primo presidente degli Stati Uniti da quarant’anni a questa parte che si è rifiutato di rendere nota la sua dichiarazione dei redditi durante la campagna elettorale. La Casa Bianca ha protestato per lo scoop della Msnbc, ma secondo alcuni commentatori potrebbe essere stato lo stesso staff del presidente a far circolare il documento.
I pirati hanno attaccato un’imbarcazione al largo della Somalia. I pirati hanno dirottato una petroliera al largo delle coste della Somalia, si tratta del primo incidente di questo tipo avvenuto nella zona dal 2012. L’Aris 13, che trasportava carburante da Gibuti a Mogadiscio, è stata speronata da due imbarcazioni di presunti pirati. È stata aperta un’inchiesta sull’incidente.
La corte di giustizia europea si è espressa sui simboli religiosi nei luoghi di lavoro. Secondo la corte europea il divieto di un’azienda ai suoi impiegati di mostrare simboli religiosi, politici e filosofici sul luogo di lavoro non costituisce una discriminazione diretta. La corte è stata interpellata sui casi di due donne musulmane, una in Francia, l’altra in Belgio, che ritengono di essere state discriminate perché portavano il velo sul lavoro. Quello della corte europea è un parere che non vincola in alcun modo le decisioni finali che spettano ai giudici belgi e francesi.
Più di 250 teschi sono stati trovati in una fossa comune in Messico. “Per molti anni, i cartelli della droga hanno rapito e fatto scomparire delle persone, e le autorità sono state compiacenti”, ha dichiarato il procuratore di stato Jorge Winckler. In un’intervista con Televisa Winckler ha annunciato il ritrovamento delle ossa in una fossa comune nella periferia di Veracruz, in Messico, per lungo tempo dominato dal cartello degli Zetas.
La camera dei lord approva la legge sulla Brexit senza emendamenti. Con 274 voti favorevoli e 118 contrari anche la camera dei lord ha approvato la legge per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea senza rispedirla indietro alla camera dei comuni. A questo punto perché la legge diventi effettiva e perché il governo di Theresa May possa attivare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona manca soltanto l’approvazione da parte della regina. L’approvazione della legge è arrivata dopo che la first minister scozzese Nicola Sturgeon ha annunciato l’intenzione di tornare a votare per l’indipendenza da Londra.
Aumenta la tensione tra Turchia e Paesi Bassi. Il governo turco ha annunciato una serie di provvedimenti dopo la decisione del governo olandese di bloccare il comizio per il referendum costituzionale che era stato organizzato a Rotterdam, dov’erano attesi alcuni ministri del governo di Ankara. Il vice primo ministro Numan Kurtulmuş ha dichiarato che l’ambasciatore olandese Cornelis Van Rij non potrà rientrare ad Ankara e che lo spazio aereo turco sarà chiuso ai diplomatici dei Paesi Bassi.
La Turchia minaccia anche di sospendere l’accordo sui migranti con l’Unione europea. Comizi elettorali sul referendum turco sono stati impediti anche in Germania e in Austria, mentre si sono svolti in Francia.
La Disney si rifiuta di tagliare La bella e la bestia. La casa di produzione statunitense ha escluso che taglierà una scena dal suo film per consentirne la distribuzione in Malesia. Al centro della questione il tanto chiacchierato “momento gay” censurato dalle autorità del paese asiatico, dove l’omosessualità è illegale. A questo punto è messa in discussione l’uscita stessa del film, già rimandata nei giorni scorsi.
La bella e la bestia censurato in Malesia. Abdul Halim Abdul Hamid, che presiede il consiglio della censura in Malesia, ha annunciato che il nuovo film della Disney uscirà con qualche giorno di ritardo e con dei “piccoli tagli” che riguardano il tanto discusso “momento gay” che coinvolge il personaggio di LeFou, interpretato da Josh Gad. Nel paese, dove l’omosessualità è illegale, la visione della pellicola sarà comunque vietata ai minori di 13 anni. Il film uscirà in Italia il 16 marzo.
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