Un’enzima in grado di “digerire” letteralmente le sostanze inquinanti che vengono rilasciate nell’ambiente, è questa la premessa su cui si basa la scoperta di alcuni ricercatori americani pubblicata anche sulla rivista Nature, in futuro si potrebbero utilizzare batteri specifici in grado di decontaminare l’ambiente anche in seguito a disastri ambientali come perdite di petrolio. Ma di cosa si tratta esattamente?
Una sorta di bio bonifica si attiva una volta rilasciati nell’ambiente questi batteri, una sorta di Pac-man ambientale che ripulisce l’ambiente da sostanze tossiche.
Il meccanismo con cui l’enzima attacca il toluene è il primo passo di un processo in cui gli atomi di carbonio della molecola vengono preparati per il consumo da parte dei batteri, spiega Brian Fox, coordinatore della ricerca. Tutto il processo avviene a livello atomico, con un gioco di scambi di elettroni e atomi, ha aggiunto.
Gli studiosi sono riusciti a rallentare e fermare la reazione a metà processo, scattando un’immagine precisa di come funziona l’enzima. In questo modo sarà più facile in futuro per i chimici progettare nuove molecole capaci di imitare ciò che avviene in natura con questo enzima.
Quando i batteri compiono la trasformazione del toluene, iniziano infatti un processo che rapidamente lo rimuove dall’ambiente. Alcuni ricercatori stanno studiando come impiegare la reattività di questo enzima per la sintesi di altre sostanze chimiche. Questi tipi di reazioni naturali sono amiche dell’ambiente ed economiche, ha osservato Thomas Brunold, coautore dello studio.
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