La rassegna stampa delle notizie di oggi da tutto il mondo.
Identificato l’attentatore di San Pietroburgo. L’uomo sospettato di aver ucciso undici persone facendo esplodere una bomba nella metropolitana della città russa sarebbe Akbarzhon Jalilov, un cittadino russo nato in Kirghizistan nato nel 1995. L’hanno confermato i servizi di sicurezza kirghisi. Secondo l’agenzia di stampa russa Interfax, il sospettato avrebbe legami con l’islam radicale. Non è chiaro se l’uomo fosse un attentatore suicida. L’attentato, avvenuto tra le stazioni di Sennaja Ploščad e Tekhnologičesky Institute, ha causato anche 45 feriti. Finora l’attacco non è stato rivendicato.
La Colombia dichiara lo stato d’emergenza dopo la frana a Mocoa. Il presidente Juan Manuel Santos ha dichiarato che il governo ha stanziato 40mila pesos per “affrontare l’emergenza umanitaria”. La valanga è avvenuta tra il 1 e il 2 parile e ha travolto il capoluogo del dipartimento di Putumayo, nel sudest del paese. La frana è stata causata dalle acque del fiume Mocoa, innalzate dal maltempo. Finora le vittime confermate sono 262, ma il bilancio potrebbe salire.
Undici arresti in un’operazione contro la ‘ndrangheta in Italia. Sono in corso due operazioni della polizia contro la criminalità organizzata in Calabria. La prima operazione riguarda la cosca del boss latitante Marcello Pesce. Al centro della indagini ci sarebbero le dinamiche economiche legate al trasporto su gomma nella piana di Gioia Tauro. Tra le persone fermate ci sono affiliati e prestanome del gruppo criminale di Rosarno.
Un cargo indiano è stato sequestrato da pirati al largo della Somalia. Il cargo, di cui non si conoscono la destinazione e il numero dei componenti dell’equipaggio, stava navigando lungo le coste della Somalia. Secondo alcune fonti è stato intercettato e sequestrato una cinquantina di chilometri a sud del porto di Hobyo. È il secondo episodio di questo genere in due settimane.
Un attivista ucciso durante una protesta in Paraguay. Rodrigo Quintana, attivista di 25 anni, è stato ucciso durante un finesettimana di violenze ad Asunción, capitale del Paraguay. Venerdì 31 marzo si è svolta una votazione segreta in senato, per cambiare la costituzione e permettere al presidente Horacio Cartes di ricandidarsi per la terza volta, alle presidenziali del 2018. Una folla di manifestanti ha quindi dato l’assalto al palazzo del congresso, a cui è stato anche appiccato il fuoco. Quintana è rimasto ucciso, colpito alla testa da un proiettile di gomma, durante l’irruzione della polizia nel quartier generale del partito liberale, che si oppone al presidente Cartes.
Donald Trump deciso a “risolvere” la minaccia nucleare nordcoreana. In un’intervista al quotidiano britannico Financial Times, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che intende porre fine alla minaccia nucleare rappresentata dalla Corea del Nord e che questo avverrà con o senza l’aiuto della Cina. In settimana Trump incontrerà il presidente cinese Xi Jinping in Florida.
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