La rassegna stampa delle notizie di oggi da tutto il mondo.
Annunciati i vincitori del premio Pulitzer. Per i servizi di pubblica utilità hanno vinto il New York Daily News e ProPublica per una serie di articoli sugli abusi compiuti dalla polizia di New York durante degli sfratti, effettuati principalmente in quartieri abitati da minoranze. Nella categoria breaking news ha vinto l’East Bay Times per la copertura di un incendio che ha ucciso 36 persone a Oakland, in California. Il premio per il giornalismo internazionale se l’è aggiudicato il New York Times per i suoi servizi sulla gestione del potere del presidente russo Vladimir Putin. Nella categoria explanatory report il premio è andato all’International consortium of investigative journalists, all’editore McClatchy e al Miami Herald per l’inchiesta sui Panama Papers. Il Pulitzer per il romanzo è andato a Colson Whitehead per The underground railroad.
I ministri degli esteri dei paesi del G7 cercano una linea comune sulla Siria. Si svolge a Lucca il vertice dei paesi del G7, che sarà in programma fino all’11 aprile. Al centro del dibattito c’è la crisi siriana, dopo l’attacco chimico del 4 aprile su Khan Sheikun, in cui sono morte 89 persone. I leader mondiali sono alla ricerca di una strategia comune per convincere la Russia a prendere le distanze dal presidente siriano Bashar al Assad. Alla riunione partecipa anche il segretario di stato statunitense Rex Tillerson, che nei giorni scorsi ha criticato la condotta di Mosca. In risposta al raid con il gas nervino, il 7 aprile gli Stati Uniti hanno lanciato dei missili contro la base militare di al Shayrat. Nella città toscana ci sono state manifestazioni e cariche della polizia. A Roma i ministri del G7 non hanno trovato l’accordo sulla lotta ai cambiamenti climatici.
Un incendio ha raso al suolo il campo profughi di Grande-Synthe a Dunkirk, in Francia. Probabilmente l’incendio, che ha completamente distrutto le circa trecento baracche di legno in cui vivevano i migranti, è stato la conseguenza di una rissa scoppiata tra afgani e curdi. Il campo accoglieva circa 1.500 migranti, principalmente curdi iracheni.
La Corea del Nord pronta a difendersi dalla flotta statunitense. Il ministro della difesa nordcoreano ha dichiarato “sconsiderata” l’azione della marina statunitense, che nei giorni scorsi ha schierato il gruppo d’attacco della portaerei Carl Vinson nel Pacifico occidentale. Corea del Sud e Cina hanno minacciato di inasprire le sanzioni contro la Corea del Nord se Pyongyang non interromperà i suoi test nucleari, e alla fine di aprile è previsto un vertice tra Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud per mettere a punto una strategia comune. Ma Washington è pronta a muoversi anche da sola contro il regime di Kim Jong-un.
Tre morti dopo una sparatoria in una scuola elementare a San Bernardino, in California. Un uomo di 53 anni è entrato armato nella classe della North Park elementary school di San Bernardino in cui insegnava la moglie, da cui era separato. Dopo aver ucciso la donna, l’uomo si è suicidato. Nella sparatoria sono rimasti colpiti due bambini, uno dei quali, di 8 anni, è morto in seguito alle ferite riportate.
Fermato in Turchia il giornalista Gabriele Del Grande. Lo scrive il quotidiano la Repubblica, citando fonti diplomatiche italiane. Sarebbe in stato di fermo nella provincia sudorientale dell’Hatay, al confine con la Siria. Gabriele Del Grande, 35 anni, è un giornalista e documentarista italiano nato a Lucca. Nel 2006 ha fondato l’osservatorio sulle vittime dell’emigrazione Fortress Europe.
Recuperata la nave indiana sequestrata dai pirati somali, nove marinai in ostaggio. Le forze di sicurezza somale hanno recuperato il cargo indiano sequestrato il 3 aprile una cinquantina di chilometri a sud del porto di Hobyo. Il gruppo di pirati ha abbandonato la nave prendendo in ostaggio nove degli undici componenti dell’equipaggio. Secondo le autorità gli ostaggi sono trattenuti nelle vicinanze di Hobyo.
Attentato all’interno di un campo militare a Mogadiscio, in Somalia. “Un kamikaze travestito da soldato è entrato nel principale campo di addestramento della città e si è fatto esplodere. Molti soldati sono stati uccisi, altri feriti, ma non conosciamo il numero esatto”, ha detto una fonte militare. Il giorno prima era stato presa di mira il nuovo capo dell’esercito, che era scampato a un attacco contro il suo convoglio nella capitale.
Meno esecuzioni capitali secondo il rapporto annuale di Amnesty International. Anche nel 2016 la Cina ha eseguito più condanne a morte che tutto il resto del mondo. È uno dei dati più significativi del rapporto annuale di Amnesty International sulla pena di morte che nel 2016 fa segnare una diminuzione netta delle pene capitali eseguite nel mondo (quasi il 40 per cento in meno), con l’eccezione appunto della Cina. Il novanta per cento delle condanne a morte sono state eseguite in cinque paesi: la Cina, appunto, l’Iran, l’Arabia Saudita, l’Iraq e il Pakistan.
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