Il musil – Museo dell’Industria e del Lavoro attinge al fondo della Gamma Film per riportare alla luce due importanti progetti di film d’animazione degli anni Sessanta, Buongiorno Italia e La lunga calza verde, basati sulla sceneggiatura di Cesare Zavattini e la direzione di Roberto Gavioli, per offrire al visitatore una mostra esclusiva e di grande valore storico-culturale.
Nella Milano degli anni Cinquanta il pubblicitario Dino Villani, amico di Zavattini con il quale lanciò il concorso5000 lire per un sorriso da cui prese origine Miss Italia, si rese complice dell’incontro tra lo sceneggiatore e Roberto Gavioli.
Di quell’incontro Gavioli ricordava
Con lui giravamo ogni sera nelle osterie e nelle bettole milanesi, fra la gente. Al “Cantinone”, un’osteria trattoria in centro a Milano, vicino a Palazzo Marino, Zavattini mi fece assaggiare per la prima volta un bicchierino di Gocce d’Oro, un liquore giallo fatto dai frati certosini.
In un’Italia che stava cambiando e aprendosi alla modernità, Zavattini e Gavioli, con un gruppo di giovani disegnatori talentuosi della Gamma Film, cominciarono a lavorare allo storyboard. Nell’idea di Zavattini “il soggetto per un cartone animato a lungometraggio ha per tema l’Italia e più precisamente una giornata dell’Italia.
Un commentatore ci introdurrà in queste 24 ore italiane che, rappresentate con uno stile satirico favolistico, daranno i caratteri più tipici del nostro paese, alternando elogi, critiche e ironie sempre su un piano spettacolare e cordiale”.
In quei giorni Zavattini, prolifico scrittore di soggetti cinematografici, era in costante contatto con il mondo del cinema romano, scambiando lunghe telefonate con Vittorio De Sica alle prese con la lavorazione del film La ciociara, coinvolgente e intensa pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia.
Al progetto contribuirono contemporaneamente decine di persone, tecnici e disegnatori diversi per formazione e stile, un lavoro collettivo e cooperativo che entusiasmò Zavattini tanto quanto l’intera Gamma Film.
Ma si era alle soglie del centenario dell’Unità e nel 1960 da Sandro Pallavicini (della casa di produzioneINCOM) giunse la proposta di lavorare su un progetto irrinunciabile dedicato alla celebrazione dell’Unità d’Italia.
Accantonato Buongiorno Italia, Gavioli e Zavattini pensarono ad un nuovo mediometraggio sull’epopea risorgimentale: La lunga calza verde
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