L’intera città di Casale Monferrato è in subbuglio e in cerca di riscatto alla vigilia della prima grande sentenza del processo alla fabbrica di amianto “Eternit”. Eduardo era un operaio della fabbrica che, anche per questo, si è allontanato dalla moglie e dal figlio Luca, un aspirante attore con cui ormai non ha più rapporti. Ma improvvisamente tutto cambia. L’amore di Luca per una ragazza, Raffaella, e la scoperta della malattia del padre, il quale sta andando incontro a morte certa per aver contratto in fabbrica il tumore causato dall’esposizione alle fibre di amianto, gli daranno la spinta per recuperare il rapporto con il padre, per lottare e ripartire.
Una storia d’amore, ma anche di dolore e di morte (oltre 3.000 le vittime), che ripercorre la più importante delle denunce sociali scattate a partire dagli anni ’70 in Italia, quando alcuni degli operai impiegati nell’azienda di Casale Monferrato cominciarono ad accorgersi che sempre più colleghi venivano colpiti da cancro ai polmoni.
Ghiaccio, cresciuto vicino a Casale Monferrato, conosce bene gli ambienti che racconta e questo appare ancor più evidente dalle testimonianze vere di amici, colleghi e parenti “vittime” di un posto “sicuro”.
A novembre 2015 nasce anche l’omonimo romanzo di Francesco Ghiaccio e Marco D’Amore, Un posto sicuro, edito da Sperling & Kupfer.
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