Partiamo dal presupposto che quando si parla di cinema hollywoodiano parliamo sempre di cifre molto alte ma rispetto al costo della pellicola si intravedono poi le differenze: parliamo di remake e sequel di cui ormai il cinema americano letteralmente ci inonda, le case di produzione non rischiano, non hanno idee oppure non vogliono trovarle ma nonostante questo investono milioni di dollari con pellicole anche piacevoli e divertenti ma che a conti fatti rischiano di diventare un boomerang. I dati alla mano ad oggi su alcuni film ne sono la riprova.
Insomma i sequel ma soprattutto i remake proprio non piacciono o non catturano come ci si aspetterebbe: tra gli incassi negli Stati Uniti King Arthur: Il potere della spada ha guadagnato 38 milioni di dollari (costato 175), Alien: Covenant di Ridley Scott 72 milioni di dollari (costato 97), Diario di una schiappa: Portatemi a casa 20 milioni di dollari (costato 22). Nel 2016 Ben-Hur aveva totalizzato 26 milioni di dollari, molto pochi rispetto ai 100 milioni di costo di produzione.
Tra i remake o sequel in arrivo usciranno in sala in Italia durante questo 2017 “Paddington 2”, “Blade Runner 2049”, “Saw 8: Legacy”, “IT”, “Assassinio sull’Orient Express” di Kenneth Branagh, “Gli Ultimi Jedi” di Rian Johnson, “Amityville: Il Risveglio”, “Open water 3”, “Daddy’s Home 2”, “Kingsman: Il cerchio d’oro”, “Thor: Ragnarok”.
Fino a quanto si raschierà il fondo del barile?
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