La rassegna stampa delle notizie di oggi da tutto il mondo in breve.
Birmania. La leader birmana Aung San Suu Kyi non parteciperà all’assemblea generale dell’Onu prevista a New York la prossima settimana. Lo ha riferito il portavoce presidenziale di Myanmar. La scorsa settimana il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, aveva annunciato di voler inserire nell’agenda dell’assemblea la questione della crisi della minoranza etnica islamica dei Rohingya, in fuga dalle violenze subite nello Stato del Rakhine.
I greci lo chiamavano “mare inospitale”. E anche il nome moderno, Mar Nero, evoca onde impetuose, tempeste e naufragi. Eppure, oggi il bacino incassato tra Romania, Turchia e Russia è attraversato da centinaia di migranti in rotta per l’Europa. Un flusso che potrebbe, secondo l’agenzia europea Frontex, trasformare la Romania nella “Lampedusa” dell’est.
USA. L’amministrazione Trump può continuare ad applicare il decreto che prevede il bando sui rifugiati in arrivo da sei Paesi a maggioranza musulmana. Lo ha deciso la Corte Suprema degli Stati Uniti. Una sentenza (che era stata bloccata in via temporanea) della Corte d’appello aveva posto dei limiti al divieto. Ora il via libero definitivo al bando fortemente voluto dal presidente americano.
La Francia apre alla procreazione medicalmente assistita anche per lesbiche e single. Il segretario di Stato responsabile per la parità di genere, Marlene Schiappa, ha annunciato che dal 2018 la cosiddetta “Pma” sarà aperta a “tutte le donne”, senza distinzioni di status o preferenza sessuale.
Barcellona. Allarme terrorismo a Barcellona dove la polizia ha circondato ed evacuato la Sagrada Familia: un furgone sospetto ha fatto scattare il protocollo di sicurezza. Gli artificieri hanno analizzato il mezzo e dopo circa mezz’ora è stato dichiarato il cessato allarme. La sicurezza in questi giorni è stata rafforzata nei luoghi turistici, “blindata” anche la partita di Champions Barcellona-Juventus in programma al Camp Nou.
In Florida sono 12,5 milioni le persone rimaste senza elettricità dopo il passaggio dell’uragano Irma, declassato ora a tempesta tropicale. E’ l’ultima stima dei servizi di emergenza, secondo cui i blackout hanno interessato il 62% delle utenze. Un terzo delle persone coinvolte vive nella Florida del sud. Sale, intanto, il bilancio delle vittime: si registrano due morti in Georgia e uno nella Carolina del Sud.
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