L’esposizione si articola in dieci sezioni, dagli Esordi, passando per Versioni da antichi maestri, con le rivisitazioni personalissime e ironiche dei classici della pittura occidentale. E poi le Nature morte. Dall’universo variopinto del Circo (da Pierrot ad Arlecchino, dalla cavallerizza ai clown, dall’elefante ai cavalli) si passa alla Vita Latino Americana, tavole che ritraggono la sua gente e dense di nostalgia.
Nella sezione dedicata alla Politica lo sguardo di Botero si concentra sul potere ma senza esprimere giudizi di merito sui personaggi ritratti: ad attrarlo è l’eleganza multicolore degli abiti sgargianti dei rappresentanti del potere, lo sfarzo barocco degli ambienti. Non poteva mancare all’interno dell’opera di Botero il confronto con il tema suggestivo e affascinante della Corrida, profondamente connaturato alla sua cultura, così come quello della Religione, esempio di pratica del soprannaturale che permea la quotidianità da tradursi in sorpresa, mentre in Sante il lavoro di Botero si concentra sul recupero puntuale della storia di ogni singola figura.
Chiude la mostra la sezione Nudi in cui i volumi sono ammantati da una grazia straordinaria nonostante l’abbondanza rubensiana dei corpi.
La mostra Botero, con il patrocinio del Comune di Verona, è organizzata e co-prodotta da Gruppo Arthemisia e MondoMostre Skira, con il contributo di Gruppo AGSM – sponsor dell’iniziativa – e curata da Rudy Chiappini in stretta collaborazione con l’artista.
Botero
Amo-Palazzo Forti, Verona
fino al 25 febbraio 2018
Info http://www.arenamuseopera.com/it
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