La rassegna stampa delle notizie di oggi da tutto il mondo.
Il governo giapponese sostiene la decisione degli Stati Uniti di inserire la Corea del Nord nella lista degli stati che sponsorizzano il terrorismo, pur riconoscendo che l’annuncio potrebbe provocare una reazione immediata del regime di Pyongyang. Il premier Shinzo Abe ha accolto con consenso il comunicato Usa e ha detto alla stampa che servirà a incrementare la pressione sulla Corea del Nord.
Nuova battuta d’arresto per Donald Trump nella sua battaglia per tagliare fondi alle “città santuario”, quelle che non collaborano con gli uffici per il controllo dell’immigrazione. Un giudice di San Francisco, William Orrick, ha rigettato l’argomentazione dell’amministrazione secondo la quale l’ordine si applica solo a una somma di denaro piccola, e ha stabilito che il presidente non può imporre nuove condizioni sulle spese approvate dal Congresso.
In un nuovo rapporto sulla crisi in corso in Myanmar, Amnesty International ha denunciato che la minoranza musulmana rohingya è intrappolata in un crudele sistema di discriminazione istituzionalizzata e promossa dallo Stato che equivale ad apartheid. Il rapporto indaga la recente ondata di violenza in Myanmar, in cui le forze di sicurezza si sono rese responsabili di uccisioni di rohingya e della fuga di oltre 600mila persone in Bangladesh.
La “lotta al terrorismo in Siria è prossima alla fine”: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin incontrando a Sochi Bashar al Assad. Nel corso dell’incontro a sorpresa, il leader del Cremlino ha auspicato che il processo politico in Siria sia “sotto l’egida dell’Onu” augurandosi che le Nazioni Unite abbiano “parte attiva”. Assad ha sottolineato che accoglie con favore “coloro realmente interessati a una soluzione politica in Siria”.
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