L’efficacia del Litio in pillole non è proprio una novità ma una nuova recente ricerca congiunta condotta da tre istituti europei effettuata per ora sugli insetti ha dimostrato un allungamento delle aspettative di vita fino a dieci anni se non di più, ora però i test dovranno essere condotti sull’uomo per avere una conferma e magari altri sviluppi su questi benefici ma pare che questo allungamento della vita avvenga per la capacità del litio di inibire la proteina Gsk-3 legata proprio all’invecchiamento.
I risultati della ricerca hanno evidenziato che la somministrazione di bassi dosi di litio comporta l’aumento medio del 16% dell’aspettativa di vita. La conoscenza di questo meccanismo potrebbe anche rivelare il segreto per contrastare l’insorgenza di malattie legate all’età: Alzheimer, diabete, cancro e Parkinson, spiega Jorge Ivan Castillo-Quan, autore principale dello studio apparso su Cell Reports. Il litio agisce bloccando la proteina Gsk-3 e attivando un’altra molecola chiamata Nrf2, che costituisce un’importante difesa contro i danni alle cellule. Il prossimo obiettivo dei ricercatori è quello di effettuare i test su animali più complessi come i topi, prima di passare alla sperimentazione umana.
Se da un lato lo studio europeo registra grande entusiasmo, dall’altro non sono pochi gli esperti che hanno espresso scetticismo nei confronti della pillola al litio. Le perplessità riguardano soprattutto lo stadio primordiale della ricerca, lontana da risultati apprezzabili e documentati sui vertebrati. Dobbiamo quindi attendere gli esiti della sperimentazione sull’uomo.
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