“Revenge of Doormats and Coasters” (Greed Recordings) segna il ritorno del “collettivo post-qualcosa” semistrumentale Action Dead Mouse (all’anagrafe Filippo Dionisi, Luca Bianconi, Michele Costantini, Emanuele Giordano).
Sulla scia del precedente attacco nerd alla terra gli ADM, inscenando un avvenire surrealista dominato dalla rivendicazione dei diritti di zerbini e sottobicchieri, si rendono artefici di un riscatto rumoroso filtrato attraverso meccaniche post-math rock altalenanti. L’imprevedibilità della perfetta intesa sonora (che si avvale dell’aggiunta di fiati e archi) si compiace della rarità del cantato-urlato di Filippo Dionisi e tratteggia una frenesia cervellotica che, rovistando tra i grovigli morriconiani di Tom Cruise told me Dan Savio is not dead, si perde nella schiva Room 121 e trova la propria ragione d’essere nella continua rincorsa tra domande tormentate e risposte elusive, stese ad asciugare sul filo del rasoio (come in Dancing Paper Solo). 25 hours in a day è l’impercettibile buco nero sotto lo zerbino che, in bilico sull’orizzonte degli eventi, attende il colpo di scena insieme al bizzarro Timbaland Vattkoppor.
Davvero un ottimo lavoro che enfatizza le potenzialità espressive di una realtà musicale con cui il belpaese è in debito.
Miria Colasante per Mag-Music
0 comments