“In Italia non si può fare la rivoluzione” è il titolo del nuovo EP dei milanesi Grenouille, uscito non a caso lo scorso 25 aprile.
Un mini album (quattro tracce) che fa da continuum al successo del precedente LP “Saltando dentro al fuoco” e che rappresenta un grido di ribellione, la fine dell’era da teenagers butterati e mantenuti e l’inizio della consapevolezza di ciò che è il mondo reale: un’Italia fossilizzata, apatica e fondamentalmente vecchia.
Rabbia e disillusione sono palpabili già dalle prime parole della realistica title track (“Ma come siete bravi a parlare / ma tanto vale parlare di fi*a / sei bravo tu, sai già il risultato / peccato che la partita è già finita“) ma continuano, velandosi di attuale sarcasmo, in Il porno è la democrazia, un titolo che non necessita di esplicazione. Perchè in fondo è così che va il nostro Bel Paese, ce ne rendiamo conto giorno dopo giorno e i Grenouille ne prendono atto in chiave post grunge. Dopo tre brani urlanti, l’EP si chiude con una bellissima interpretazione di I fiori degli amici Il Pan del Diavolo: i toni si smorzano, il rancore di affievolisce e l’atmosfera è disillusa.
Dicono che in Italia non si può fare la rivoluzione, ma musicalmente sta già succedendo qualcosa di nuovo e questo attualissimo EP ne è solo l’inizio.
La quiete prima della tempesta?
Michela “Mak” De Stefani per Mag-Music
0 comments