Intervista agli Edwood

– La doppia personalità. Edwood, Intercity, Edwood. Il nome e la lingua cambiano, ma la classe rimane la stessa. È dura far convivere queste due anime?

– No, in realtà ci viene spontaneo. Abbiamo iniziato in italiano (senza pubblicare nulla, solo un paio di demo), anni fa, poi inglese, poi italiano, di nuovo inglese e di nuovo italiano in futuro…

– La collaborazione. Sara Mazo, voce degli indimenticabili Scisma, dona una bellezza in più al brano Millions. Com’è nato quest’incontro?

– In realtà siamo vicini di casa, tipo cento metri, quindi collaborazione tra vicini. Come gli Scisma, alcuni di noi sono del lago di Garda.

– Le etichette. Dalla Ghost Records alla Intervista Music, ovvero l’autoproduzione. Ora uscite per la aCupintheGarden. Voglia di fare nuove esperienze?

– A dire il vero ne mancherebbe una che è la Fosbury (una delle prime in Italia del resto), dopo il nostro secondo album “Punk music during the sleep”, Ghost ha scelto, per tanti giustificati motivi, di puntare su altri progetti, quindi ci siamo arrangiati per il debutto degli Intercity e abbiamo invece abbracciato con entusiasmo questa nuova etichetta di Gianluca degli Hollowblue, amico di vecchia data, andando a pubblicare “Godspeed” il 15 ottobre.

– Il futuro. Concerti, nuove collaborazioni, altro. In che cosa saranno impegnati gli Edwood nei prossimi tempi?

– Concerti non crediamo, visto che non avendo un’agenzia che si occupa del booking è praticamente impossibile oggi organizzare qualcosa di plausibile, che sia tour o minitour. Discograficamente invece andiamo avanti e pubblicheremo qualcosa di nuovo come Intercity, si parla del 2011.

Marco “C’est Disco” Gargiulo per Mag-Music