Aedi – Aedi met Heidi

Apro la porta e mi trovo in una stanza piena di luci e colori allegri. È tutto delicato, solare e tiepido, sembra il primo giorno di primavera dopo un lungo e gelido inverno. Incontrare Heidi mette proprio di buon umore, non c’è che dire.

Easy easy tale, intro del disco, sembra la colonna sonora del disgelo e dello sbocciare dei primi fiori tra la neve. Si capisce subito che la splendida e morbida voce di Celeste Carboni ci guiderà leggera tra paesaggi allegri e momenti aggraziati. Ma non c’è solo questo: non mancano alcune impennate strumentali classicamente post-rock come in Black Keys, Geometric Plane e The History of a funky Nanny Goat.

Ma quello che serpeggia sempre sotto tanta purezza è il rompere gli schemi per poi riprenderli subito. Quasi come se tutto il lavoro fosse una bella favola o un gioco. E giocare su questi passaggi, su questi emozionanti sali-scendi agli Aedi riesce proprio bene. Non abbiate fretta di spegnere il lettore dopo l’ultima traccia, forse tutta questa delicatezza nasconde qualcosa di più inquietante…

Post-folk? Forse…

Daniele Bertozzi per Mag-Music

Blogger professionista e da sempre appassionato esperto di telecomunicazioni, serie tv e soap opera. Giuseppe Ino è redattore freelance per diversi siti web verticali. Ha fondato teleblog.it, www.tivoo.it, mondotelefono.it, maglifestyle.it Ha collaborato tra gli altri anche con UpGo.news nella creazione di post e analisi. Collabora con la web radio Radiostonata.com nel programma quotidiano #AscoltiTv in diretta da lunedi a venerdi dalle 10 alle 11.

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