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Se è vero che le mezze stagioni non ci sono più, è anche vero che l’estate non è più quella di una volta. È il 19 luglio e a Bologna sembra arrivato l’autunno. Insieme alla pioggia e a un’escursione termica di oltre dieci gradi, per fortuna sono arrivati pure gli Ex-Otago.
Bolognetti On The Rock la location, un quadriportico nel centro della città che grazie a portici e gazebi vari ha permesso che gli Otaghi salissero, anche se con il dovuto ritardo viste le intemperie, sul palco. Armata di felpine di fine estate la band inizia a suonare un po’ infreddolita dalla pioggia, ma anche (forse!) da un non troppo folto pubblico.
Partono con Luisa, ma si spostano subito sui pezzi del loro ultimo album “Mezze stagioni”; è su Patrizia che qualcosa comincia a muoversi, sopra e sotto il palco si salta e si comincia ad amarsi un po’ con scambi di saluti e urla simpatiche tra il pubblico e la band. Il putiferio scatta sulla cover Rhythm of the Night, il Pernazza è così in forma che spesso abbandona le tastiere per ballare e incitare tutti noi che nel frattempo ci siamo anche dimenticati della pioggia che cade imperterrita. Si canta tutto d’un fiato e si prende la rincorsa fino ad arrivare a Giorni vacanzieri dove la situazione perde ormai ogni controllo e ci si lascia andare in poco eleganti cori da stadio.
Qualcuno vicino a me osserva “sarebbero perfetti in veste di animatori nei villaggi turistici”. Forse è vero, forse no, certo è che il Pernazza è ormai pienamente intento ad animare la folla e a giocare a fare la rock-star, non perde occasione per tuffarsi sulle nostre teste e farsi trasportare qua e là dalle nostre braccia.
Unico piccolo attimo di panico su Costa Rica dove sulla scia di accordi finali la chitarra decide di smettere di suonare, ma tutto è ben presto risolto e si procede verso la fine di questo strano party un po’ bagnato. Si chiude, come di dovere, con Amato the Greengrocer, cantata con metà della band sotto il palco a ballare con noi.
Più che un concerto è stata una festa tra amici, ma loro dal vivo fanno quello che gli riesce meglio, divertire la gente che hanno davanti facendo divertire prima di tutto loro stessi; il Pernazza sempre un po’ sopra le righe rispetto al resto della band, ben bilanciato dalla discrezione ed eleganza di Maurizio, il melodico cantante Otago.
Paola Rondini
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