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Alle “signore della canzone”, da Mina a Patty Pravo fino a Donatella Rettore, un cantante e scrittore come Davide Golin non si può dire che non sia molto devoto. E come lui anche gli altri componenti dei suoi Diva, essendo stati inizialmente una cover band di queste. Appare dunque palese che simili influenze non passino affatto inosservate all’interno di un EP d’esordio come “Il paradiso su Retequattro“, composto da sei brani, tra cui una cover e due versioni alternative. Così, oltre alla title-track, presente nella versione ultimata un anno fa, con il suo cantato leggermente alla Righeira perso tra riflessioni su Craxi e fantasie nate visionando canali Mediaset, ma anche in quella “confidenziale”, che con l’ausilio di sola voce e pianoforte non risulta essere meno convincente, c’è il pop di Narciso lava i piatti, che pur cambiando in quanto ad impatto iniziale, essendo presente in un duplice formato, si lascia andare in entrambi i casi ad un frenetico finale, le inattese sfumature dubbeggianti di Un uomo, una donna e Autostop, un omaggio alla sopracitata Pravo che, con i suoi cori andanti a nozze con uno sfrenato incedere di chitarra, sa come legare ancora la band agli inizi. E ne sottolinea i tanti pregi.
Gustavo Tagliaferri per Mag-Music
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