Perla nascosta della scena indipendente, il brano ripercorre l’immaginario italiano dei gloriosi anni Ottanta che alimenta tuttora il presente e si insinua nel gusto popolare attuale. Oggi INRI ripropone la canzone sui canali ufficiali in una versione rinnovata, grazie alla co-produzione di Ivan A. Rossi (Pooh, Baustelle) con suoni più brillanti e seducenti, rimarcando l’originario stile synth-pop e la potenza contagiosa del ritornello.
I DIVA regalano, così, un viaggio di stupore nel “paradiso” trasmesso dalle televisioni private degli anni ’70 e ’80, tinto di note kitsch tipiche del passato, al quale continuiamo ancora oggi a guardare con nostalgia e un po’ di invidia. Anche il videoclip è un tributo al fascino etereo e intramontato delle figure giunoniche dei B-movies, delle partite concitate al calcio balilla in spiaggia, dei film cult di quegli anni in cui smaltire la febbre del sabato sera incollati alla tv.
“La canzone vuole essere un volo d’angelo un po’ onirico e psichedelico su quegli anni spensierati e ottimisti, gli anni ’80 degli stilisti e dei pubblicitari della Milano da bere, di Sapore di mare, dell’epopea craxiana, delle prime fughe dei cervelli a Londra” (Davide Golin).
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