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Mettersi a confronto. Non è mai troppo tardi per salire in sella e provare un’esperienza di questo genere, riscoprendo svariate perle situate un po’ dovunque, quindi anche nel blues e nel rock. E proprio nel caso di questi ultimi due c’è da chiamare in causa il Circo Fantasma, giunto al quinto album in studio, “Sleeping with the Ghost“, un’evidente scelta di abbandonarsi ad un riposo consistente nel fare compagnia a personaggi come Nick Cave, nell’era dei Birthday Party (l’irruenta Nick the Stripper), Jeffrey Lee Pierce, che ritorna in scena dopo l’omaggio del precedente “I Knew Jeffrey Lee” (e qui presente con la gunclubiana Carry Home), e persino gli Einstürzende Neubauten (The Garden, dove l’organo prende il posto dei violini). Con in più delle degnissime composizioni proprie (Shooting Star, The Ghost in Me) e collaborazioni non meno interessanti, in particolar modo con personaggi come Nikki Sudden (i dieci minuti e rotti di puro viaggio di When the Pope Goes Back to Avignon, il talkin’ di The Port of Farewell) e Phil Shoenfelt (The Devil’s Hole), i fratelli Cereda sanno bene come rendere il loro suono internazionale al punto giusto, rendendo scorrevolissimo il tutto.
Gustavo Tagliaferri per Mag-Music
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