Castlevania: Lord of Shadow 2 – la nostra recensione

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Quando nel lontano 2010 approdò sul mercato Castlevania: Lord of Shadow l’intero popolo videoludico subì una frattura che spaccò in due il metro di giudizio verso questo titolo. Da un lato c’era chi apprezzava questa svolta action e ragionata con le fasi platform, dall’altra i cultori classici della saga deprezzavano il lavoro di Konami. Dopotutto, una saga quasi 25ennalle nata sulle due dimensioni e poi trasposta così bruscamente in un semplice action potrebbe far storcere il naso a più di qualcuno, su questo non ci piove, tuttavia Lord of Shadow ha rappresentato una vera sorpresa in termini ludici.

Dopo l’ottimo porting su PC del primo Castlevania Lord of Shadow e dopo aver creato un certo hype per ben due anni di fila, chiunque si aspetterebbe come minimo un prodotto che possa equivalere il predecessore o almeno in parte superarlo in termini qualitativi.

Purtroppo, come spesso accade, tentare di replicare il successo può spesso comportare risultati tutt’altro che buoni. Lord of Shadow 2 potrebbe far parte di questa specifica categoria e per certi versi non biasimo coloro che prima di me hanno avuto modo di recensire questo nuovo attesissimo episodio. Castlevania Lord of Shadow 2 è un titolo talmente ricco di idee interessanti che gli stessi Mercury Steam non sono riusciti a gestire nel corso dello sviluppo.

Dracula è tornato!

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I primi veri minuti di gioco ci permetteranno di impersonare un Dracula privo delle sue forze, rintanato all’interno del proprio castello

Dopo i tragici eventi di Lord of Shadow, Gabriel Belmont è caduto vittima del suo stesso odio, corrotto dall’oscurità e maledetto dai Signori delle Tenebre che egli ha eliminato nel corso del suo viaggio. Ora è diventato Dracula, Principe dell’oscurità rintanato all’interno del proprio castello in attesa che arrivi un fortunato guerriero in grado di porre fine alla sua vita eterna.

Come già provato nella demo, il prologo dell’avventura ci mette nei panni di un Dracula alla massima potenza, dotato di tutti i propri poteri e di tutte le abilità che si acquisiranno poi nel corso dell’avventura.

I comandi d’azione sono abbastanza rapidi, il protagonista potrà utilizzare combo aree, a terra o attacchi a lunga distanza. Nonostante la frusta dell’Ombra sia l’arma privilegiata, gli Artigli del Caos e la Spada del Vuoto permettono diversi approcci strategici contro i vari nemici che costellano l’intera esperienza messa in piedi da Mercury Steam.

Grazie all’ottimo tutorial introduttivo in cui si mietono vittime senza sosta, veniamo introdotti alle armi sopracitate. Gli Artigli del Caos per esempio permettono di sgretolare facilmente le corazze dei nemici mentre la Spada del Vuoto è capace di assorbire i punti vitali dei nemici. Terminato lo spettacolare prologo contro il colossale titano, Dracula perirà sotto i suoi nemici e si risveglierà secoli dopo in una città moderna nata proprio sui resti del suo vecchio castello, un tempo prevalente su tutta la regione. Interessato ad esplorare un mondo nuovo che egli stesso teme, Dracula stringerà una temporanea alleanza con Zobek per fermare il ritorno di Satana. In cambio dell’aiuto Zobek concederà finalmente l’eterno riposo al suo “vecchio amico”.

L’avvio della nuova storyline funziona, anche se è impossibile non notare alcune scelte narrative davvero ridicole. Per esempio Dracula non teme il nuovo mondo e tanto meno sembra essere impressionato dalle incredibili tecnologie moderne. Gli sviluppatori non ci hanno pensato due volte e hanno inserito il protagonista in un contesto moderno lasciandosi alle spalle quel minimo di caratterizzazione legato alla sua vita secolare.

Dracula inizia così una lunga scalata al potere contro i suoi vecchi nemici, un tempo grandi alleati. Fra sogni privi realmente di un senso logico e l’esplorazione della città contemporanea, il protagonista dovrà riconquistare tutte le sue abilità/armi perse con il trascorrere dei secoli. La trama messa in piedi da Mercury Steam dura circa 15 ore se giocata con la difficoltà media senza andare alla ricerca dei vari collezionabili sparsi per le mappe di gioco. Se la longevità potrebbe non essere un problema quello che realmente mi ha infastidito è il ritmo lento con cui gli sviluppatori hanno tessuto le fila iniziali della trama.

Come anche il predecessore le fasi platform spezzano davvero molto l’esperienza videoludica rendendo la progressione monotona, sopratutto durante le prime 5 o 6 ore di gioco, piene zeppe di sezioni stealth che ci faranno persino dimenticare il termine più comunemente conosciuto come “frustazione”. Dracula mutato in topo rappresenta uno dei punti più bassi mai visti in un capitolo della serie.

Sangue e potere

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Il giovane Trevor che abbiamo visto già nei vari trailer, svolge in realtà un ruolo davvero importante all’interno della vicenda. Sarà molto più di una semplice guida per suo padre…

Simile al primo episodio, l’intero combat system è rimasto immutato, grazie all’aggiunta della telecamera libera però, si ha finalmente una maggiore libertà durante gli scontri. Le tecniche ad ampio raggio e quelle a terra offrono una serie di combo uniche e personalizzabili con cui macellare violentemente i vari avversari. Sia chiaro, i nemici non brillano per varietà, tuttavia vengono spesso raggruppati con equipaggiamenti che obbligano a variare fra Artigli del Caos e Spade del Vuoto, quest’ultima la scelta più saggia per recuperare velocemente i punti vita.

Fatta eccezione per qualche demone, il restante parco di avversari non gode di qualità e rifiniture nella caratterizzazione, riducendo il tutto a una serie di pattern d’attacco scriptati e di facile evasione. Se si considera sopratutto che ogni scontro viene spesso e volentieri interrotto da lunghissime fasi platfom noiose e ripetitive, Lord of Shadow 2 riesce irrimediabilmente ad annoiare sul lungo tempo.

Fra arrampicate spettacolari e salti “calamitati”, ciò che purtroppo non mi ha convinto in pieno sono quelle che abbiamo accennato in qualche riga più sopra, le odiose fasi stealth. In queste sezioni non solo ci troveremo ad utilizzare un Dracula tramutato in topo ma dovremmo anche fare i conti con un sistema di sorveglianza maledettamente punitivo e identico a se stesso per tutte le ore di gioco spese. Questo purtroppo si riproduce senza sosta durante tutto l’arco dell’avventura, quasi come se fosse il motore pulsante del titolo.

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Durante le nostre scorrazzatine nel castello, questo simpatico chupacabra si offrirà di venderci oggetti consumabili e collezionabili vari.

Mercury Steam fallisce quindi nell’evolvere l’ottima base creata col primo episodio, laddove le fasi platform ricordano moderatamente quelle del primo capitolo, quelle stealth invece incidono con una certa preponderanza sulla ripetitività e la frustrazione. Anche le varie boss fight che costellano l’avventura non brillano della stessa epicità del precedente episodio, i nemici vantano dimensioni un pò più contenute e pattern d’attacco dalla facile prevedibilità. Un punto a favore però mi sento di spenderlo nei confronti del Toymaker, non tanto per il combattimento vero e proprio quanto per la geniale introduzione platforming, artisticamente bellissima.

Il ritorno dei Belmont

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Ogni alleato sarà fondamentale per il viaggio di Dracula

Anche se Castlevania Lord of Shadow 2 rasenta la mediocrità sull’aspetto tecnico, i modelli poligonali e l’intero valore artistico durante le fasi esplorative nel castello sono tutto sommato riuscite. Seguendo quelli che sono i miei gusti, sono stato molto più interessato ad esplorare i favolosi antri del castello dei Bernhard che la metropoli.

Lo stacco fra i “due mondi” è talmente brusco che più di una volta mi sono chiesto perché non continuare a sviluppare la storia all’interno delle mura del castello che invece rivoluzionarne una base tanto affascinante solo per donare un tocco di modernità alla serie. Modesti apprezzamenti invece sulla riuscitissima colonna sonora, composta dal compositore spagnolo Óscar Araujo, reduce del primo Lord of Shadow e di Mirror of Fate, qui letteralmente esploso in una delle sue migliori composizioni gotiche/drammatiche che si siano mai ascoltare in un capitolo della sere.

Giudizio finale

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Castlevania: Lord of Shadow 2 è la grande conclusione di una trilogia davvero inaspettata, partita nel 2010 con un capitolo che spaccò la critica in due e poi proseguita con un Mirror of Fate criticabile sotto diversi punti di vista. Da un terzo capitolo ci si aspettava quindi una trionfale conclusione.

A causa delle dissacranti fasi stealth, boss fight non proprio all’altezza delle aspettative ed una scelta artistica davvero poco consona e frastagliate da questi salti temporali davvero illogici e pretenziosi, Lord of Shadow 2 non riesce a convincerem lasciandosi etichettare già in partenza come un prodotto al di sotto delle aspettative. Una grande conclusione per Dracula, ma una grossa delusione per coloro che si aspettavano il miglior esponente del genere action. Evitate di farvi “succhiar via” 69,90 euro e attendete un ribasso del prezzo.

VOTO: 6,5

🙂

-Si impersona Dracula-

-Battle system variegato e profondo-

-Alcune trovate narrative davvero interessanti –

-Il castello ha sempre il suo fascino-

-Trama interessante e coinvolgente…

🙁

…ma alcune volte scritta male-

-Poca varietà di nemici –

-Fasi stealth da dimenticare-

-Molto ripetitivo-

-Tecnicamente mediocre-

-Il mondo moderno non si sposa con le atmosfere della serie-

-Boss dimenticabili-

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