Durante l’E3 era saltato fuori questo Dragon Ball FighterZ. Non è possibile, dicevamo tutti. Non eravamo pronti. Eppure il gameplay era lì, e oggi le copie del gioco sono nelle nostre case. Il brand legato a Goku e compagni ha compiuto una svolta radicale, passando dal 3d ‘per divertimento’ al 2d competitivo, e chi meglio di Arc System poteva occuparsi di un lavoro simile? Gli sviluppatori sono una garanzia, ma la responsabilità è tanta. Ci hanno preso?
Potete smettere di cercare le Sfere del Drago: se ancora non avevate trovato pace con l’ultimo (completissimo) Xenoverse 2, la troverete con FighterZ. Tra le più grandi paure con un gioco di questo tipo era la carenza di contenuti, ma di sfide da affrontare ce ne sono eccome, a partire da una story mode divisa in tre atti (e per niente breve) che introduce un nuovo personaggio, l’Androide 21, e la sua storia inedita. La modalità è strutturata in battaglie minori e ‘boss battles’ inframezzate ai filmati, e con un sistema che ci permetterà di formare la nostra squadra, far salire di livello i guerrieri ed equipaggiarli con bonus vari. Purtroppo il tutto risulta lento e a tratti troppo semplice, ma è comunque una modalità interessante e che offre tante ore di gioco.
La modalità Arcade è invece presente in vari livelli di difficoltà, che prevedono – oltre a un numero sempre maggiore di battaglie – un sistema per cui l’avversario è più forte a seconda di quanti punti si ottengono nel match precedente. Ci sono poi le modalità di allenamento, tra cui le (più o meno) ardue sfide combo già note agli esperti dei picchiaduro in 2d, e infine le battaglie in locale, con anche la possibilità di disputare tornei. L’unico peccato per questi ultimi è che, non mostrando i personaggi degli altri giocatori sul tabellone, il tutto ha un sapore un po’ anonimo, ma è certamente una modalità fantastica se si è in tanti in casa e si ha voglia di eleggere il miglior Fighter.
Le battaglie online sono invece strutturate in modo classico, e rappresentano sicuramente il fulcro di Dragon Ball FighterZ; oltre alle partite del giocatore e classificate, è possibile creare un Ring per combattere con degli spettatori e con una queue di sfidanti, e affrontare nell’arena gli altri giocatori presenti nella stessa sala d’attesa.
Veniamo al gameplay: innanzitutto, funziona. Il sistema 3 vs 3 è sfruttato perfettamente e, sebbene i personaggi presenti (25) possano sembrare pochi, non lo sono affatto, specie considerando che ognuno ha le proprie caratteristiche e mosse uniche, e che il bilanciamento, salvo pochi casi, sembra pressoché perfetto. Oltre ai quattro attacchi principali, perciò, abbiamo la possibilità di usare gli assist dei compagni, e mosse uniche come il volo per neutralizzare i colpi dell’aura, il teletrasporto per comparire alle spalle dell’avversario e attaccarlo, la carica del ki e via dicendo.
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Dragon Ball FighterZ è un ottimo titolo per chi non ha mai giocato picchiaduro 2d: grazie la pressione ripetuta dei tasti per l’attacco leggero e medio si possono mettere a segno le cosiddette autocombo, e tutti i personaggi hanno lo stesso tipo di input per le mosse finali, tra l’altro piuttosto semplice da eseguire. Ciò non vuol dire che il titolo non sia competitivo, anzi: FighterZ comprende una lunghissima lista di azioni con cui attaccare e difendersi dall’avversario, creando un meccanismo in cui ogni giocatore si crea il proprio stile e, specie a livelli medio/bassi, è importante riuscire a inquadrare subito lo stile dell’avversario e studiare all’istante un modo per sconfiggerlo. Grazie a questa varietà e alla complessità delle combo, dovute anche al sistema di cambio tra i personaggi, per combattere ad alti livelli è necessario conoscere perfettamente il gioco, i personaggi, i tempismi e i counter di ogni tipo di mossa.
Ultima particolarità da segnalare è la possibilità di evocare Shenron, una volta ottenute le sette sfere del drago ed eseguita un’autocombo con 7 barre di energia cariche. Insomma, capite da voi che non è la cosa più semplice del mondo, e sebbene capiti spesso nelle partite tra neofiti, diventa sempre più raro man mano che il livello di abilità cresce. Il Drago ci permetterà di scegliere tra quattro desideri vantaggiosi per il continuo dello scontro (come resuscitare un compagno morto o ottenere un secondo indicatore di rabbia, che permette ai personaggi di recuperare salute e infliggere danni maggiori per un po’ di tempo).
Che dire di tutto ciò? Dragon Ball FighterZ è un titolo estremamente complesso, ma al tempo stesso accessibile a tutti. L’impatto grafico è eccezionale, i personaggi sono fedeli e ben realizzati, al punto che ogni mossa è presa fino al dettaglio dal manga o dall’anime; nei dialoghi pre/post partita e in quelli della story mode sono presenti numerosissimi easter eggs e persino animazioni speciali che si attivano combattendo con determinate formazioni o eseguendo particolari Finish viste nella storia ufficiale. Alcuni dei brani musicali sono degni di nota (peccato che con le impostazioni di default sia davvero difficile sentirla come si deve) e gli stage sono curatissimi, e ovviamente distruttibili.
Ultima chicca è la sala d’attesa, in cui il giocatore sceglie il proprio mini-personaggio per andare da una modalità all’altra in mezzo agli altri giocatori, e dove grazie agli Zeni ottenuti è possibile comprare capsule per sbloccare altri mini-avatar, titoli, sfondi per la gamertag, adesivi, costumi e via dicendo. Il sistema di sale d’attesa può creare problemi qualora dovesse esserci qualcosa che non va con la connessione, ma a parte questo è un’altra aggiunta apprezzata.
Dragon Ball FighterZ è il gioco che in molti aspettavano, ma senza saperlo. Chi mai avrebbe detto che avremmo visto un gioco di Dragon Ball competitivo, e per di più sviluppato da Arc System? Ebbene, non solo è qui, ma per di più è un gioco eccellente, che svolge il suo lavoro e lo fa riempiendoci di chicche e dettagli che ci fanno sorridere ogni volta che li incontriamo. Difetti ce ne sono: problematiche con l’online nei primi tempi, una story mode tirata un po’ troppo a lungo, e qualche altra piccolezza che in ogni caso non distoglierà i fan del 2d (o di Dragon Ball) dallo schermo per un bel po’ di tempo.
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