Avete presente quella sensazione che si prova incontrando un vecchio amico? Dopo tanti anni siamo portati a chiedere le solite cose: Come stai? Che fine hai fatto? Cosa stai facendo?
Solitamente le risposte sono positive ma purtroppo non è questo il caso.
Ricordo con nostalgia The Incredibles, videogioco basato sull’opera cinematografica, veramente carino e ben fatto, nonostante la sua impronta riassuntiva del film stranamente si lasciava giocare senza troppe pretese; con altrettanta nostalgia ricordo LEGO Island Xtreme Stunts gioco su cui ho passato svariate ore dei miei ormai lontani 9 anni.
Forse è l’età a farmi ricordare questi giochi con tanta gioia, forse nella mia mente e nel mio cuore hanno preso un posto speciale, o forse prima bastava veramente poco per divertire.
Ciò nonostante sono sicuro che se ora avessi 8 anni e provassi questo gioco ne rimarrei semplicemente deluso. Dopo numerosi titoli su licenza, adesso Gli Incredibili rivivono nel mondo dei videogiochi con un nuovo adattamento firmato da TT Games. Ennesimo titolo fatto con lo stampino, oppure finalmente qualcosa di fresco in questa formula che si ripete ormai abitualmente ogni anno?
Il gioco riprende la storia delle due opere originali, apportando le dovute modifiche al suo interno per contestualizzarlo all’universo lego. Come ogni altro gioco LEGO da 6 anni a questa parte, ci ritroveremo difronte al solito gameplay: raccogli monete, costruisci, sfonda cose, raccogli monete, costruisci ed indovinate un pò… sfonda cose!
Il videogioco continua a risultare per tutta la sua durata un continuo susseguirsi di enigmi ambientali e combattimenti che non offrono alcuna attrattiva e sfida, ne verso i giovani, ne verso gli adulti.
Per essere sicuro di questa cosa ho ceduto il controller ai più critici dei recensori, i miei 2 nipoti, rispettivamente 4 e 8 anni, dopo un ora circa di gioco ciascuno, hanno raggiunto la medesima conclusione: “Zio! questo gioco è brutto!” (e purtroppo non hanno usato esattamente questi termini.)
Il gioco è stato rilasciato da pochi giorni eppur sembra appartenere ad un filone di videogiochi retro, il puzzle ambientale viene semplificato a tal punto da rendere l’esperienza noiosa, l’assenza di una sfida reale rende il gioco solo un passatempo che non appassiona e non intriga.
Ci provano con un impianto open world, che ricorda a grandissime linee GTA, peccato che l’esplorazione della città non è affatto gratificante, non c’è realmente nulla di interessante da fare in giro per la mappa e la cosa viene aggravata dagli spostamenti, infatti la guida di ogni autoveicolo risulta tediosa e ingestibile, spesso per ottenere una migliore efficienza nel controllo dei nostri avatar preferiremo spostarci da punto A a punto B utilizzando il velocista del gruppo: Dashiell, che risulta addirittura più veloce della maggior parte dei veicoli utilizzabili nel gioco.
Le missioni purtroppo sono solo l’ ennesima nota dolente di questo pianoforte scordato, non vi è alcuna varietà tra esse, se non i contesti e gli ambienti.
Il gioco vuole cavarsela con poco, non apportando nessuna modifica interessante rispetto gli altri del filone LEGO, anzi è preoccupante il fatto che non ve ne siano in termini di gameplay.
L’unica cosa veramente riuscita è il classico humor leggero al sapor di mattoncino rosso, troppo poco per promuovere il gioco.
Nonostante il gioco fallisca come tale, la sua tecnica rimane abbastanza godibile; i comandi risultano veloci e responsivi e la grafica ben contestualizzata anche se non perfettamente ottimizzata portandoci a qualche calo di frame non giustificato al caricamento di ogni livello.
Non si può dare purtroppo alcun merito al comparto audio che mostra il fianco, in più momenti, dagli sbalzi di volume tra cinematics e gameplay, all’audio non perfettamente syncato, un doppiaggio non proprio eccelso ed effetti sonori che non convincono.
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No, il gioco non vale la candela, forse potrebbe essere interessante come PRIMISSIMA esperienza videoludica, o giusto per ripercorrere in modo diverso le vicende degli Incredibili, anche se personalmente consiglio la visione del film.
Warner Bros. Interactive Entertainment ha voluto regalarci l’ennesimo copy-paste marchiato LEGO senza aggiungere alcuna novità veramente interessante, questa volta il brodo però ha un qualcosa di marcio, forse la noia.
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