Mega Man X Legacy Collection 1 & 2: Recensione (PC)

Mega Man X Legacy Collection, fedele fino in fondo…

  • Titolo completo – Mega Man X Legacy Collection/ROCKMAN X ANNIVERSARY COLLECTION
  • Producer – Capcom
  • Developer – Capcom
  • Piattaforma – PC, PlayStation 4, Switch, Xbox One
  • Distribuzione Fisica/Digitale
  • Data di uscita  24 Luglio 2018
  • Genere – Raccolta/Action/ Retro
  • Versione Provata – PC

Una massiccia opera di restauro e unione ci riporta ai tempi del Super Nintendo, accompagnandoci per le varie ere videoludiche come un imponente macchina del tempo, spolverando piacevolmente un’ormai caduta nella nicchia saga: Mega Man X.

Eppure qualcosa non quadra…

Fedeltà e nostalgia

In casa CAPCOM prendono sul serio l’idea di raccolta completa, finalmente dopo anni la leggendaria saga di Mega Man X (Rockman X per gli amici dagli occhi a mandorla) approda sui sistemi moderni, nella più completa raccolta videoludica vista fino ad ora.

Il prodotto è diviso in 2 parti vendute separatamente che danno un ordine preciso agli eventi della saga; nella prima collection è possibile trovare i capitoli compresi tra X-1 e X-4, mentre nella seconda si potrà rivivere la storia dietro i capitoli compresi tra X-5 e X-8.

Grande assente nella raccolta è Mega Man X-9, assenza giustificata da una quasi sicura questione di marketing e filosofia dietro questa collection.

Tuttavia i capitoli inseriti nella Part 1 di questa splendida operazione revival presentano tutti i limiti tecnici dell’epoca in cui sono stati rilasciati, non sarà raro imbattersi in cali di framerate nei livelli più frenetici; operazione fedeltà o triste verità?

Purtroppo l’esistenza di capitoli “remasterizzati” e esenti di cali di framerate ideata per PS2 non lascia alcun dubbio sulla reale natura del prodotto analizzato: siamo di fronte ad un enorme “emulatore” che non si preoccupa di migliorare il titolo ma solo di presentarlo senza la pretesa di svecchiare un prodotto che, fondamentalmente, non è all’altezza degli standard tecnici odierni.

Tuttavia  i capitoli della seconda collection vengono presentati in maniera completamente diversa, tirando fuori le unghie e lasciandoci piacevolmente sorpresi.

Extra – EXTRA!

Nella raccolta è possibile esplorare uno sconfinato museo digitale pieno di chicche, curiosità e storia: da immagini che raccontano ciò che c’è stato dietro lo sviluppo del videogioco, del brand e della gadgettistica, al raro OAV che ci introduce alla storia narrando con la sua durata di 25 minuti circa la storia antecedente al primo capitolo.

Nella modalità galleria sarà in ogni caso presente la possibilità di ascoltare tutte (o quasi) le OST originali; a tal proposito, sospettiamo per questioni di copyright, come accaduto all’amata HD Collection Metal Gear Solid, alcune tracce siano state sostituite o rimosse.

[adsense]

Niente intro di Mega Man X-7, mi dispiace ragazzi…

Ma a CAPCOM non basta, chiunque abbia giocato almeno una volta ad uno dei capitoli di Mega Man X ricorderà perfettamente quanto ostico e frustrante poteva essere affrontare alcuni boss…

Dunque perché non causare danni emotivi irreversibili inserendo una modalità dove affronteremo ben DUE boss alla volta? Parliamo della X-Challenge, modalità estrema che ci porterà più volte a lanciare il joystick di malo modo verso la prima cosa, persona o città che capiti a tiro.

Di contro, entrambe le collection offrono l’inedita opzione di giocare in modalità Rookie Hunter (“Cacciatore alle Prime Armi”, letteralmente), che abbassa la difficoltà dei titoli mantenendo comunque un discreto livello di sfida. L’ideale, insomma, per chi si avvicina per la prima volta al genere.

EPPURE QUALCOSA NON VA!…

Per quanto l’offerta si presenti in modo allettante, in Giappone non ci sanno affatto fare quando si tratta di PC gaming. Come si accennava poco più sopra, i titoli hanno mantenuto i difetti che li caratterizzavano al momento dell’uscita, in particolar modo per quanto riguarda la prima collection. Se ci si sente in colpa di aver emulato le ROM di Mega Man X, di base, la CAPCOM ci dà la possibilità con queste raccolte di metterci la coscienza a posto, senza alcuna modifica alla giocabilità del prodotto originale.

Per essere il più obiettivi possibile, in realtà, abbiamo testato entrambe le collection su due PC differenti (il mio e quello di Isabella): è così che ci siamo resi conto che in realtà quell’ottimizzazione mancante è dovuta alle carenze già presenti nei titoli originali.

Ed è un vero peccato, perché è proprio sfruttando la fluidità delle generazioni odierne di console e PC che i giochi come Mega Man riescono a brillare. Un gioco che richiede tanta concentrazione e, soprattutto, tanta precisione, perde molti punti nel momento in cui presenti una così notevole pecca a livello di stabilità di framerate (che fortunatamente è presente, ad ogni modo, solo nel corso dei primi capitoli).

Anche l’acerrimo nemico della precisione si fa vivo nella prima collection: l’input lag, notevolissimo nelle scene molto movimentate, è quasi costantemente presente, sebbene nei momenti meno caotici in minor misura. Un proiettile sparato una frazione di secondo più tardi o un salto spiccato nel momento sbagliato possono fare la differenza tra la vittoria e la disfatta, e l’input lag riesce a rendere l’esperienza a tratti decisamente frustrante.

Un paio di piccoli difetti, questa volta puramente tecnici e non legati alla versione originale, ci sono. Mega Man nasce, ovviamente, per essere giocato per mezzo di un controller; resta tuttavia una scelta infelice quella di ridurre i tasti utilizzabili per la configurazione della tastiera a quelli tipicamente usati dagli emulatori (A, S, Z, X e pochi altri), perché… seriamente, quanto impegno in più avrebbe richiesto permettere la personalizzazione completa degli input da tastiera?

Infine sui sistemi Intel, a differenza di quelli AMD la modalità a schermo intero si presenta meno stabile delle modalità finestra e finestra intera, Lo Steam Overlay inoltre potrebbe non essere correttamente visualizzato o disabilitato in tutte e tre le modalità.

Commento finale

Tutto sommato, le due collection di Mega Man X possono essere considerate un’esperienza appagante e che sicuramente soddisferà i fan della famosissima saga. La scelta di mantenere invariati i primi capitoli, nonostante i problemi noti che presentino, farà felici tutti coloro che valutano la fedeltà al prodotto originale prima di tutto il resto, e che finalmente potranno giocare quelli che sono ormai pezzi di storia videoludica pur non avendo a disposizione la piattaforma originale.

Per quanto ci dispiaccia ci tocca penalizzare il voto a causa della pessima ottimizazione su sistemi Intel, i quali ancora oggi ricoprono la grandissima fetta di mercato legata alle CPU e ci teniamo a precisare che se non fosse per questo difetto la valutazione sarebbe stata molto più alta.

Autori: Domenico Angelo Bove e Isabella Adamantine Amantaea

[adsense][adsense]

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.