Mega Man 11 – Recensione (PS4, XOne, Switch, PC)

Capcom non demorde col suo Mega Man 11, ennesimo capitolo di una saga leggendaria

  • Nome completo – Mega Man 11
  • Piattaforme – PlayStation 4, Xbox One, PC, Nintendo Switch
  • Developer – Capcom
  • Producer – Capcom
  • Distribuzione – Digitale/Disco
  • Data di uscita – 5 Ottobre 2018
  • Genere – Platform Arcade
  • Versione testata – PS4

Se una serie prosegue per intere generazioni, le ragioni possono essere molteplici: una fanbase fedele, un’esigenza commerciale o un sistema di gioco efficace. Per Mega Man, certamente vale l’ultima opzione. In questo undicesimo capitolo si constata il buonissimo lavoro di Capcom in tutti i settori, e gli appassionati dell’omino blu saranno certamente soddisfatti del risultato. Andiamo a vedere di cosa stiamo parlando!

I veri Platform arcade

Ormai più di trent’anni fa, Capcom produsse quello che fu uno dei padri dei platform a scorrimento basandosi su un’idea piuttosto semplice ma efficace: un protagonista in grado di saltare e sparare, in cui la sfida non fosse soltanto di movimento. Ebbene, in Mega Man 11 ritroviamo la formula originale in uno stato adatto alla generazione corrente, e che ancora funziona egregiamente. La scelta della difficoltà proposta al primo avvio del titolo è più che mai determinante, poiché il livello di sfida è ben tarato verso l’alto, sebbene non scada mai nel frustrante. Resta tuttavia consigliabile prendere atto delle proprie capacità, in quanto la decisione comporta conseguenze piuttosto sensibili.

L’abilità del giocatore

Ciò che contraddistingue questo titolo è infatti il solido legame tra difficoltà di gioco e abilità dell’utente. Mega Man 11 è un gioco corretto che mette sul pad tutti gli strumenti atti a superare ogni tipo di ostacolo presentato, ma solo se utilizzati opportunamente. Un errore si paga, una buona mossa premia: su questo semplice principio si fonda l’intero gameplay. Sta al giocatore imparare da ciò che gli si para di fronte.

Quando un boss sembra insuperabile, è semplicemente il tempo di prendersi una pausa e ripartire a mente lucida e magicamente tutto pare più chiaro ed il terribile nemico diventa una sfida alla propria portata. Chiaramente, nulla è regalato, dunque anche comprendere come affrontare i problemi implica l’adoperarsi per farlo, sebbene hitbox e input siano oltremodo precisi e pertanto di facile fruizione.

L’evoluzione del gameplay

Altro punto a favore, l’estrema varietà dei livelli porta ad una continua modifica del gameplay e del modo di approcciarsi ai molteplici nemici. A parte alcune sparute ricorrenze, ad un nuovo “-Man” da sconfiggere si associa un tema legato al suo specifico potere, collegato a sua volta all’arma che sarà possibile ottenere una volta sconfittolo. Questo poliedrico assortimento garantisce una longevità considerevole, dato che si vagherà per otto mondi rigorosamente nell’ordine che si preferisce seguire. Inoltre, come citato sopra, l’avventura si basa sul trial & error, pertanto ci si ritroverà spesso a dover riaffrontare più volte il medesimo percorso per capire quel particolare in più in grado di far procedere, ripartendo da zero ad ogni nuovo robot da salvare. Doloroso che sia, è proprio questo il sale che rende Mega Man 11 un ottimo capitolo della saga.

Vintage e modernità

Da oltre trent’anni il Blue Bomber è l’icona più simbolica di Capcom, e in Mega Man 11 lo troviamo in splendida forma nel suo completo tipico. Con un piacevole design di contorno basato sul falso 3D ed una incantevole realizzazione dei nemici – specialmente boss e mini-boss -, ogni livello è una gioia per gli occhi. Fluido, pulito e coerente, il titolo mostra una precisione degli ambienti a schermo divisi in micro-zone studiata con criterio, pur mantenendo il classico stile retrò.

Ad accompagnare il tutto, tracce mai invadenti ma di sottofondo rendono la giocabilità migliore, ed è anche valido armarsi di cuffie proprio per apprezzare un’immersione nell’atmosfera colorata e vivace. Nella versione testata su PS4 la console si difende benissimo, sebbene non sia chiamata ad un compito eccessivamente arduo, portando dei buoni risultati anche a livello di framerate – quanto mai importante in un platform di questo tipo.

Il sistema Double Gear

La novità meccanica risiede in questa struttura a doppio taglio, che ci viene introdotta come invenzione del collega ed eterno nemico del Dr. Light, il Dr. Wily, il cui scopo è quello di portare ai limiti le prestazioni delle macchine. Data la spiccata attitudine del villain a causare problemi, viene installato anche a Mega Man suddetto potenziamento, che in termini di gameplay è un vantaggio tutt’altro che irrisorio. Tramite i dorsali è possibile scegliere se rallentare il tempo o potenziare i propri proiettili, il tutto per un tempo limitato e con il controllo sulla disattivazione.

Poiché tuttavia questo sistema danneggia i circuiti del nostro eroe, bisogna controllare di non fare scadere l’effetto, altrimenti si andrà in sovraccarico risultando impossibilitati ad azionare questi poteri ed essendo indeboliti per un breve lasso di tempo. Ad ultimo, in casi di emergenza, è possibile entrare in una sorta di “overdrive” attivando entrambi i gear e senza poterli spegnere, ma ottenendone i benefici combinati, ma obbligandosi al termine allo stato di indebolimento forzato. Le scelte tattiche sono dunque molteplici, e tanto influiscono sul resto dell’azione che ricalca i canoni tradizionali della serie.

Commento finale

Mega Man 11 è l’ennesimo capitolo di una delle saghe di punta di Capcom, e con questo titolo la software house prova a riproporre un platform di vecchio stampo. Un gameplay rodato ed elaborato sulla formula trial & error porta con sé le sue tradizionali garanzie, con qualche aggiunta tattica costituita dal sistema Double Gear, che conferisce ulteriore spessore.

Sicuramente tarato verso l’alto quanto a livello di difficoltà, nulla è lasciato al caso ed anzi, ogni situazione ha la sua precisa e chiara soluzione, senza mai sfociare nella scorrettezza. Un comparto tecnico di livello, colorato e variegato come lo stesso mondo di gioco, riesce a rendere questo prodotto tanto un’ottima continuazione per i fan quanto un punto di partenza per i principianti. Con certezza assoluta, possiamo affermare che il Blue Bomber è più in forma che mai.

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