My Hero One’s Justice – Recensione (PS4, XOne, PC, Switch)

Un tuffo nello shonen del momento con My Hero One’s Justice!

  • Nome completo – My Hero One’s Justice
  • Piattaforme – PlayStation 4, Xbox One, PC
  • Developer –  Bandai Namco Studios, Byking
  • Producer – Bandai Namco
  • Distribuzione – Digitale, Disco
  • Data di uscita  25 Ottobre 2018
  • Genere – Picchiaduro tridimensionale
  • Versione testata – PS4

Dopo il boom di My Hero Academia, giunto recentemente alla sua terza stagione, Bandai decide di proporre la sua visione della celebre opera. Reduce dalla saga di Naruto, lo studio prova a portare il mondo creato da Kōhei Horikoshi in un contesto videoludico, anche se stavolta il titolo è preso in carico da Byking.  Per sapere se la software house è riuscita a condensare il tutto, non vi resta che proseguire nella lettura!

In un mondo di Quirk

Lo scenario di My Hero One’s Justice ricalca dunque il manga da cui è tratto, presentandoci degli Eroi e dei Villain in possesso di abilità uniche, dette Quirk (od Unicità). Ogni personaggio è infatti caratterizzato da un potere speciale, ed il titolo esprime bene le differenze sostanziali tra i vari contendenti. Considerando l’importanza della diversità, il lavoro di Byking è stato soddisfacente: le tecniche sono profondamente diverse tra loro, e quando si utilizzano in combattimento il loro effetto è radicale. Potendo inoltre concatenare – aiutati o meno dalla CPU – attacchi normali e speciali, si ottiene un buon compromesso con quello che è rappresentato nell’opera cartacea e multimediale. Sebbene le meccaniche non siano pulitissime, il risultato convince a sufficienza, regalando anche spunti interessanti.

Tecnica ed estetica

Certamente il punto focale di My Hero One’s Justice è la sua intrigante estetica, che riesce a portare la bellezza dell’anime nelle mani dell’utente. Sostenendo egregiamente i 60 fps, il titolo sa che deve puntare proprio sulla caratterizzazione per fare colpo, ed è effettivamente qualcosa che riesce ad ottenere. Ad indebolire il tutto, però, sono gli ambienti ed alcuni effetti, che purtroppo rendono il complesso abbastanza caotico, specialmente quando le arene cominciano a distruggersi. Inoltre, sebbene il roster sia in espansione, anche il numero di personaggi è piuttosto ridotto rispetto a quelli che un fan potrebbe aspettarsi, e l’aggiunta delle componenti personalizzabili non riesce a colmare la mancanza di certe aggiunte – si spera – future. Discorso a parte invece per la storia, di cui parleremo più approfonditamente a breve, ma che esteticamente lascia alcune diatribe aperte.

Raccontare e narrare

Se anime e manga sono la concretizzazione della storia ideata da un autore, è immensamente più difficile incastonarla in un titolo videoludico. My Hero One’s Justice riesce ad avere degli spunti interessanti, raccontando delle vicende principalmente legate alla seconda stagione dell’anime – scelta azzeccata, essendo un momento topico della serie. Ciò che pecca, invece, è la realizzazione estetica, compressa in un fumetto ed in poche scene filmate, che spesso non sono sufficienti ad esprimere la bellezza di determinate situazioni. Si prenda ad esempio lo scontro principale tra il Villain e l’Eroe per eccellenza: un concentrato di adrenalina che culmina in un epico finale splendidamente realizzato sia su carta che animato. Con un engine come quello proposto in One’s Justice, pensare di dover ricorrere ad una reinterpretazione del momento clou per la mancanza del modello adeguato fa pensare che poteva essere sfruttato meglio, soprattutto vista l’esigua dimensione del titolo. Si poteva dunque osare di più, fintanto che poteva essere permesso dal comparto tecnico, ma fortunatamente questo aspetto mina solo la modalità Storia non distruggendola.

Varianti ed opzioni

Sebbene dunque la modalità Storia abbia alcune carenze, la sua struttura regge piuttosto bene grazie all’arguta suddivisione tra campagna Eroi e Villain. Proporre un punto di vista diverso ed esauriente è molto interessante e perfettamente a tema con l’opera da cui il titolo è tratto, e questa opzione funziona benissimo. Altro discorso invece per la modalità Missioni, che aggiunge una gradita opzione “Arcade”, che ci si trova a cercare spesso in un picchiaduro giapponese. Entrambe le modalità, inoltre, permettono di sbloccare gli accessori per le personalizzazioni assieme alla valuta di gioco, utilizzabile principalmente allo stesso scopo. Menzione speciale va fatta per la nutrita capacità di modifica dei personaggi, per i quali è possibile acquistare e modificare anche le frasi iconiche oltre che la maggior parte dell’equipaggiamento, potendo dunque esercitare un discreto margine di controllo sull’estetica dei contendenti. Il tutto a vantaggio dell’Online, che nella sua semplicità permette di portare i propri beniamini nell’aspetto che più aggrada nella competizione diretta.

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Commento finale

My Hero One’s Justice si presenta con un’estetica intrigante, cercando di portare un’esperienza molto vicina all’opera da cui è tratto anche per chi impugna un pad. Sebbene la realizzazione sia di buon livello, ciò che stucca si trova principalmente nelle possibilità sprecate, poiché sarebbe stato sufficiente un titolo di dimensioni più cospicue per portare la realtà del mondo di Horikoshi ad un livello superiore. Tutto sommato, il titolo ha dei buoni spunti ed ottime idee che potrebbero compiacere i fan, sebbene quelli più attenti potrebbero notare alcune imperfezioni. Tecnicamente vario ed efficiente, l’esperienza ludica risulta solo minimamente inficiata da alcuni inciampi – principalmente nelle fasi concitate -, My Hero One’s Justice è un primo passo verso un percorso arduo, ma non impossibile.

 

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